ROMA – L’Aifa, l’Agenzia italiana dei farmaci, avvertì sul metodo Stamina: “Spaccio di staminali off-shore da multinazionale americane”. Fu il direttore generale, Pani, a scrivere alla Food and Drug Administration avvertendola, in una lettera, che la ”operazione” di ”spaccio” di ”fasulli trattamenti a base di staminali” era stata vietata da Aifa nel 2012 e che un comitato scientifico aveva fermato la sperimentazione del metodo nel 2013.
Se la ricostruzione e i documenti citati dall’agenzia Ansa e attribuiti all‘Aifa ciò vuol dire che l’intera storia di Stamina è una storia di soldi molto più che di cure più o meno compassionevoli.
Nel caso Stamina si configura quindi un ”possibile coinvolgimento di partner localizzati negli Stati Uniti”, scrive il direttore generale Aifa nella lettera all’Fda di cui è in possesso l’Ansa e che risale al gennaio del 2014. Stamina, afferma, è ”uno degli esempi in cui individui localizzati negli Usa o organizzazioni, supportano l’operazione di spacciatori di staminali ‘offshore”’.
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