ROMA – Il rischio di malattie cardiovascolari cresce all’aumentare del consumo di alcol, e non c’è nessuna prova che uno o due bicchieri al giorno proteggano il cuore. Lo afferma uno studio condotto su 160mila adulti pubblicato dalla rivista Lancet che sottolinea come anche bere poco aumenti il rischio di ictus.
I ricercatori dell’università di Oxford e di quella di Pechino hanno studiato oltre 500mila uomini e donne in Cina, indagando sul consumo di alcol. Su 160mila di questi soggetti è stato condotto anche un test genetico per misurare il livello di due varianti genetiche che riducono il consumo di alcol provocando effetti collaterali fastidiosi.
Tra gli uomini le varianti genetiche hanno causato una differenza di 50 volte nel consumo medio, e lo studio ha trovato anche una corrispondenza tra la variante e una diminuzione della pressione sanguigna e del rischio di ictus. Da questo i ricercatori hanno concluso che il consumo di alcol aumenta del 35% il rischio per ogni quattro drink bevuti ogni giorno, con nessun effetto protettivo del bere moderato.
Zhengming Chen, uno degli autori dello studio, ha ribadito: “Non ci sono effetti del bere moderato sul rischio di ictus . Per gli infarti i risultati sono meno chiari, quindi stiamo raccogliendo più dati”.