Alcolici in gravidanza, con moderazione si può. Lo dice studio Gb

Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 19:40| Aggiornato il 27 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alcol in gravidanza, si può. Purché sia con moderazione. Il contrordine per le future mamme arriva da uno studio del London University College. I ricercatori hanno appurato che un consumo limitato di alcolici non provoca danni al feto e non ne pregiudica il futuro sviluppo comportamentale o neurologico.

I ginecologi inglesi hanno esaminato i dati relativi ad oltre 10mila bambini di 7 anni divisi in due gruppi: uno con madri che non avevano assunto alcolici durante la gravidanza, l’altro con le genitrici che ne avevano fatto un uso moderato.

Dai dati raccolti è emerso che la differenza nello sviluppo neurologico dei due gruppi di bambini era minima. Quindi, hanno concluso gli esperti, il consumo moderato di alcol non ha effetti sulla crescita del bambino.

Una solo considerazione: dal momento che non si sa ancora quale sia il livello in cui gli alcolici diventano pericolosi è sempre meglio limitarsi al buon senso, evitando gli eccessi e i superalcolici. 

”Il consumo di alcool è stato sempre controverso in gravidanza, ha sottolineato Claudio Giorlandino, segretario della Societa’ Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina materno Fetale (Sidip). I suoi effetti sul feto sono stati da anni oggetto di studio con risultati spesso opposti. Di certo vi è che un consumo eccessivo di alcool è oramai ritenuto da tutti estremamente pericoloso, potendo addirittura produrre, nel feto, una vera e propria sindrome malconformativa nota come sindrome feto-alcolica che associa, oltre ad anomalie fisiche, il ritardo mentale”.

Il problema, sottolinea Giorlandino, è che ”non è affatto chiaro cosa si intenda per consumo moderato di alcol”. In definitiva, dunque, il consiglio è sempre lo stesso: ”Non assumere mai superalcolici, soprattutto nel primo e secondo trimestre di gravidanza; non arrivare mai all’ebbrezza, ma concedersi pure di tanto in tanto un bicchiere di vino, purché non diventi regola quotidiana”.