Alimentazione, non solo sale… I 4 “veleni bianchi” da evitare

Alimentazione, i 4 veleni bianchi
Sale e zucchero

ROMA – Ci sono quattro alimenti che vengono considerati “veleno” perché stanno letteralmente distruggendo la nostra salute.

Sale: un adulto medio, nella sua alimentazione, ha bisogno al massimo di 1 kg di sale all’anno mentre oggi purtroppo la media nei paese civilizzati è di circa 10 kg all’anno. Questo accade perché non solo viene usato in grandi quantità nei condimenti ma è anche sovrabbondante in diversi alimenti come snack, patatine, fritti, salumi e formaggi stagionati.

Quando assumi più sale del dovuto il tuo corpo deve compensare trattenendo i liquidi per mantenere il sale in soluzione e questo comporta gonfiori sensazione di pesantezza e la famosa ritenzione idrica causa di tanti inestetismi.

L’assunzione eccessiva di sale nella propria alimentazione comporta nel lungo periodo tantissime conseguenze negative come:

  • Pressione alta
  • Cattiva digestione
  • Insonnia
  • Tic nervosi
  • Stanchezza cronica
  • Perdita di calcio nelle ossa

Zucchero raffinato: nessun adulto ha bisogno di assumere zucchero extra per la propria alimentazione basterebbe abituarsi ad assumere alimenti ricchi di carboidrati complessi come la frutta, verdura e cereali integrali che contengono grandi quantità di vitamine e minerali che vengono rilasciati e messi a disposizione per l’organismo.

Mentre i carboidrati complessi sono alimenti ricchissimi di energia e di sostanze nutritive per il nostro corpo, i carboidrati semplici, derivanti dai prodotti dello zucchero, non richiedono tempi di digestione ed entrano subito in circolazione.

Ecco perché basta anche una semplice caramella perché il tuo indice glicemico vada alle stelle innalzando così la quantità di glucosio nel sangue.

Questo comporta uno stato di emergenza nel tuo organismo che è costretto a secernere insulina per eliminare lo zucchero in eccesso.

Continuando ad assumere nella tua alimentazione alimenti ricchi di zucchero si continua ad innescare questo processo di produzione dell’insulina affaticando moltissimo l’organismo traduce in:

  • Senso di affaticamento
  • Ridotta capacità di concentrazione
  • Poca lucidità mentale
  • Stanchezza cronica
  • Picchi e cali repentini di energia durante la giornata
  • Nel lungo periodo la possibilità del Diabete.

Farina bianca: il terzo veleno è rappresentato da tutti quegli alimenti che contengono la farina bianca come: pane, panini, pasta, impasti di ogni tipo, grissini e brioche.

Nel libro di Barry Sears “La Zona” l’autore spiega che il corpo non è bravissimo a scomporre prodotti a base di farina bianca e questo perché non si è ancora adattato a questa invenzione moderna (anni 50’) rispetto ai migliaia di anni di evoluzione.
Quando introduciamo nella nostra alimentazione uno di questi alimenti formiamo una massa glutinosa che si muove lentamente attraverso il sistema digerente causando sonnolenza e costipazione.

Basterebbe assumere prodotti integrali che, non solo soddisfano il tuo appetito, ma contengono grandi quantità vitamine, minerali e proteine nobili recandoti un senso di soddisfazione ed appagamento senza quella fastidiosa pesantezza a fine pasto.
Infatti l’eccessiva macinazione della farina bianca per ottenere una consistenza fine elimina la maggior parte dei nutrienti rendendo il cibo praticamente morto.

Latte: intorno ai due anni circa, si ha una progressiva riduzione dell’attività del “lattasi”, che è l’enzima adibito all’assimilazione del latte, fino ad arrivare all’età adulta in cui la sua azione è praticamente inesistente (riduzione di circa il 90-95%).
Questo ovviamente porta ad una intolleranza più o meno grave che può sfociare con diversi effetti collaterali quali gonfiori, irritazione del tratto intestinale, coliche, allergie, etc.

In più c’è da aggiungere che, anche se fosse l’alimento più salutare della terra, il latte viene continuamente contaminato da antibiotici, ormoni della crescita, erbicidi, pesticidi e nonostante la sua sterilizzazione è ampiamente dimostrato che i germi continuano a sopravvivere. Queste sono solo alcune delle motivazioni per cui è altamente sconsigliato introdurre il latte nella propria alimentazione.

 

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