Allarme spermatozoi, in 40 anni diminuiti del 60% in Occidente

Allarme spermatozoi, in 40 anni diminuiti del 60% in Occidente
Allarme spermatozoi, in 40 anni diminuiti del 60% in Occidente

ROMA – Gli spermatozoi tra gli occidentali sono diminuiti del 60% in 40 anni e ora gli scienziati lanciano l’allarme per la salute degli uomini e soprattutto per la capacità di riproduzione della specie umana. Gli scienziati hanno preso in esame 7500 studi eseguiti in tutto il mondo tra il 1973 e il 2011 che evidenziano una diminuzione della concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale tra gli uomini del Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda.

A rilanciare l’allarme, che in realtà divide la comunità scientifico-medica, è il sito dell’Huffington Post che riporta il risultato dello studio condotto dall’Università Ebrea di Gerusalemme:

“Il capo del gruppo di ricerca, Hagai Levine, lancia l’allarme per il futuro: “Quando abbiamo ristretto l’analisi agli studi condotti dopo il 1995, abbiamo visto che il declino sta continuando ad avanzare. Questo è un grande rischio per la salute”. Altri esperti del settore che non hanno preso parte nella ricerca hanno condiviso il monito di Levine. Secondo Daniel Brison dell’Univerisità di Manchester, “le misure del declino nella conta degli spermotazoi rivelate dallo studio sono scioccanti”.

Tuttavia, esprime prudenza sui risultati di questo studio Allan Pacey dell’Università di Sheffield: “Questa ricerca va trattata con cautela perché il dibattito su questa questione non è ancora stato risolto e c’è ancora molto lavoro da fare.” Pacey sminuisce i pericoli; aggiunge che malgrado l’innegabile declino nella conta degli spermatozoi, la media rimane comunque nella norma e non mette in pericolo la fertilità degli uomini.

Rimangono alcune incertezze sulle cause di questo trend: “Alcuni studi hanno associato la diminuzione nella conta degli spermatozoi con i cambiamenti nello stile di vita, incluso l’esposizione a sostanze chimiche usate nei pesticidi e nella chimica, il fumo, lo stress, e l’obesità”, spiega Levin.

L’allarme per questo fenomeno è particolarmente alto nel Nord Europa, dove il 15% dei giovani ha un livello di sperma talmente basso da compromettere la propria fertilità e, aggiunge il Professore Sharpe, “è molto probabile che questo quadro peggiori anziché migliorare.” Al contrario, non si è registrato un significativo declino in Sud America, Asia ed Africa anche se i ricercatori sottolineano che gli studi sulla fertilità maschile in queste parti del mondo sono molto ridotti”.

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