Alzhimer, diagnosticarlo prima che si manifesti grazie ad un esame del sangue

Alzhimer, diagnosticarlo prima che si manifesti grazie ad un esame del sangue
Alzhimer, diagnosticarlo prima che si manifesti grazie ad un esame del sangue

ROMA – Diagnosticare il morbo di Alzheimer prima che i sintomi si manifestino con un semplice esame del sangue: presto sarà possibile grazie ad un test tutto italiano. Basterà un analisi del sangue che evidenzi i livelli di rame libero. Perché proprio i ricercatori italiani dell’Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca (AFaR) hanno scoperto che il declino cognitivo è legato al rame libero, cioè quella quota di rame circolante non legato alla proteina che lo trasporta, la ceruloplasmina.

Livelli eccessivi di questo tipo di rame sono tossici e aumentano il rischio di ammalarsi di Alzheimer.

Non solo, ma questo tipo di anomalia, se rilevata per tempo, aiuta anche a meglio identificare quei casi pre-sintomatici (cosiddetti MCI) che hanno un elevato rischio di sviluppare la malattia nei successivi 5-6 anni.

In un gruppo di pazienti seguito per 6 anni, mentre gli MCI con rame normale avevano circa il 20% di probabilità di progredire in Alzheimer, in quelli con rame elevato tale probabilità saliva oltre il 50%.

Il metodo messo a punto dall’AFaR era però solo un test di laboratorio, utile alla ricerca, ma poco utilizzabile come test clinico su larga scala. Ora però Canox4drug (società di ricerca biomedica nata nel 2012) in collaborazione con l’AFaR, ha sviluppato C4D, un test innovativo in grado di misurare la quantità di rame in circolo, con rapidità, altissima precisione e replicabilità.

L’iter da seguire è semplice e basta sottoporsi ad un prelievo del sangue. Il test è già operativo al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, ma sarà presto reso disponibile in altri ospedali e centri italiani che si occupano di Alzheimer.

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