Anedonia: cos’è la malattia di cui soffriva il figlio di Lory Del Santo morto suicida

Anedonia: cos'è la malattia di cui soffriva il figlio di Lory Del Santo morto suicida
Anedonia: cos’è la malattia di cui soffriva il figlio di Lory Del Santo morto suicida

ROMA – Lory Del Santo ha raccontato alcuni giorni fa a Silvia Toffanin, a Verissimo, che il figlio Loren, 19 anni, lo scorso agosto si è ucciso perché soffriva di anedonia. “Lui non c’è più, il suo cervello si è spento, non riusciva più a prendere nessuna decisione, ha raccontato Del Santo a Toffain. Per questa grave patologia cerebrale si è tolto la vita. In questi anni è sempre riuscito a fare tutto quello che facevano i suoi coetanei, anche negli sport, perciò ero abbastanza tranquilla. Dopo accurate indagini, abbiamo scoperto che era affetto da una particolare malattia, chiamata anedonia. Si tratta di una patologia terrificante che porta alla degenerazione delle cellule cerebrali”.

Come ha spiegato a Laura Cuppini del Corriere della Sera Giancarlo Cerveri, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria ASST di Lodi, l’anedonia è “l’incapacità di provare piacere per le cose della vita, una sensazione terribile e sconfortante di vuoto. (…) In questo modo tutto è possibile e lo stesso attaccamento alla vita rischia di diventare molto tenue, aumentando il rischio di comportamenti autolesivi”.

Purtroppo una terapia anche se efficace non sempre riesce ad evitare il suicidio del paziente: “Esiste una condizione specifica per alcuni soggetti con patologia psichiatrica e prevenire il rischio suicidario non è semplice. A volte non è eliminabile nemmeno con le terapie”, ha spiegato il dottor Cerveri al Corriere della Sera.

 

 

 

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