Antibiotici, allarme Oms: presto saranno inutili? Antibiotici, allarme Oms: presto saranno inutili?

Antibiotici, allarme Oms: presto saranno inutili?

Antibiotici, allarme Oms: presto saranno inutili?
Antibiotici, allarme Oms: presto saranno inutili?

Allarme sul fronte antibiotici: nel giro di pochi anni non saranno più efficaci, i pazienti sviluppano una resistenza crescente ai farmaci che potrebbe compromettere seriamente i progressi della medicina moderna, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che “la resistenza antimicrobica è un‘emergenza sanitaria globale“, rispetto al cancro potrebbe rappresentare una minaccia maggiore per l’umanità.
Se gli antibiotici perdessero la loro efficacia, le principali cure mediche, tra cui interventi chirurgici all’intestino, parti cesarei, protesi articolari e la chemioterapia, sarebbero molto pericolosi da eseguire.
Ogni anno, in tutto il mondo, muoiono circa 700 mila persone a causa di infezioni resistenti ai farmaci, tra cui la tubercolosi, l’HIV e la malaria.

Non intervenendo, attraverso la ricerca, è stato stimato che le infezioni resistenti ai farmaci provocheranno la morte di 10 milioni di persone entro il 2050. Le infezioni antibiotico-resistenti rappresentano la più grande minaccia per la salute, compresa la tubercolosi resistente ai farmaci che uccide 250.000 persone all’anno.

C’è anche una mancanza di opzioni di trattamento per i patogeni gram-negativi, tra cui Acinetobacter e Enterobacteriaceae, come Klebsiella e E.coli, che possono causare infezioni mortali e rappresentare una particolare minaccia negli ospedali e nelle case di cura, ha detto WHO.

Gli autori della relazione hanno identificato 51 nuovi antibiotici ma soltanto otto sono considerati trattamenti innovativi che aggiungeranno valore all’attuale arsenale antibiotico. La maggior parte dei farmaci in fase di sviluppo sono modifiche degli antibiotici esistenti, rappresentano “solo soluzioni a breve termine”, osservano gli autori.”Non solo, potremmo tornare a un periodo in cui si temevano le infezioni comuni e si rischiava la vita per piccole operazioni”.

Lo scorso anno è stato pubblicato un approfondito riesame sulla resistenza antimicrobica, condotto da Jim O’Neill. Tra le altre proposte, c’era quella per cui i medici dovrebbero obbligatoriamente eseguire test diagnostici sui pazienti, prima di prescrivere gli antibiotici.

Inoltre, veniva proposto che le aziende farmaceutiche dovessero cioè unirsi nella ricerca di nuovi antibiotici o, in caso contrario, pagare una sanzione. Chi scoprisse nuovi trattamenti efficaci, sarebbe invece ricompensato.

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