Aspettativa di vita supera i 90 anni: le sudcoreane nate nel 2030 saranno le prime

SEUL – L‘aspettativa di vita supererà i 90 anni per la prima volta: ad aggiudicarsi il record saranno le donne sudcoreane nel 2030, secondo le previsioni di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet che ha considerato i 35 Paesi più industrializzati del mondo.

Anche altri Stati si avvicineranno a questo traguardo di longevità, considerato impensabile fino a non molto tempo fa. Tra i Paesi in cui si vivrà più a lungo ci sono Francia, Giappone e Spagna, dove l’aspettativa di vita per le donne toccherà gli 88 anni nel 2030. Ma anche l’Italia è messa bene: il nostro Paese infatti si piazza nella top ten.

I DATI PAESE PER PAESE – Nel dettaglio, spiega il Guardian, dopo il record della Corea del Sud c’è la Francia, con un’aspettativa di vita per le donne nel 2030 di 88 anni e mezzo. A seguire, il Giappone (88,41 anni), la Spagna (88,07 anni), la Svizzera (87,70 anni), l’Australia (87,57 anni), il Portogallo (87,52 anni), la Slovenia (87,42 anni), l’Italia (87,28 anni) e il Canada (87,09 anni).

Anche per gli uomini il record è detenuto dalla Corea del Sud (84,07 anni), seguita da Australia (84 anni), Svizzera (83,95 anni), Canada (83,89 anni), Paesi Bassi (83,69 anni), Nuova Zelanda (83,59 anni), Spagna (83,47 anni), Irlanda (83,22 anni), Norvegia (83,16 anni) e Italia (82,82 anni).

Nel complesso i risultati migliori si avranno in quei Paesi con un buon sistema sanitario e di istruzione. Inoltre Paesi come la Corea del Sud e il vicino Giappone hanno un tasso molto basso di obesità e di fumatori tra le donne.

“Molti ricercatori ritenevano che l’aspettativa di vita non avrebbe mai superato i 90 anni”, ha spiegato uno degli autori Majid Ezzati, professore all’Imperial College di Londra. Allo stesso tempo, però, l’aumento dell’aspettativa di vita pone grandi sfide per il sistema sanitario e per i servizi sociali, oltre a richiedere inevitabilmente una revisione dell’età pensionabile.

“E’ importante che vengano messe in campo politiche per sostenere la crescente popolazione anziana”, avverte Ezzati. “Le implicazioni sociali di questo cambiamento probabilmente influenzeranno anche pensioni e età pensionabile”.

 

 

Gestione cookie