MELBOURNE – Attenzione a tirare su con il naso: potrebbe provocare un’infezione mortale nel giro di 24 ore. Gli scienziati mettono in guardia su un batterio killer che “viaggia” nel corpo (dal cervello al midollo spinale) e provoca il collasso degli organi interni.
La melioidosi è responsabile di 89.000 morti ogni anno nel mondo, e può uccidere un paziente in due giorni e oltre all’uomo colpisce anche ratti, pecore, capre e maiali.
In Australia chi contrae questa infezione ha dal 20 al 50 per cento di possibilità di morire una volta che la malattia colpisce il cervello.
Il batterio Burkholderia pseudomallei è comune nel nord dell’Australia e nel sud dell’Asia, si trova nell’acqua e nel terreno e colpisce soprattutto persone con problemi di salute cronici, come il diabete, l’insufficienza renale, la talassemia o con patologie ai polmoni.
Inizialmente i ricercatori non capivano come il saprofito ambientale viaggiasse nel corpo, o quanto velocemente. Il dottor James St John, della Griffith University, ha affermato che il batterio potrebbe penetrate nel corpo attraverso un semplice respiro: “Immaginate di camminare e di respirare questo batterio dal terreno contaminato, che il giorno dopo inizia a danneggiare il cervello. Si può essere colpiti anche a livelli minimi, il corpo per anni potrebbe addirittura non accorgersi della presenza del batterio, cosa che fa perdere lentamente le funzionalità al cervello, causando paralisi o infezioni respiratorie”.
Nel sudest asiatico il 50 per cento della popolazione potrebbe risultare affetta da questo batterio, e in posti come la Cambogia il tasso di mortalità supera il 50 per cento. In generale, il batterio prolifera soprattutto nei terreni umidi. I ricercatori hanno rilevato che nei topi il batterio, prima di raggiungere il cervello e poi, il midollo, viaggia dai nervi nelle cavità nasali.