Bradiaritmia, cos’è l’anomalia cardiaca che ha ucciso Davide Astori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Marzo 2018 - 21:34 OLTRE 6 MESI FA
Davide Astori (foto Ansa)

Davide Astori (foto Ansa)

ROMA – Il cuore del capitano della Fiorentina ha rallentato fino a fermarsi. L’autopsia ha confermato che Davide Astori è morto per cause naturali. E si è scoperto che molto probabilmente il cuore di Davide Astori, nel sonno ha rallentato così tanto che ha cessato di battere. Questa anomalia si chiama Bradiaritmia.

Di cosa si tratta? Lo spiega il professor Claudio Tondo, Coordinatore Aritmologia, Centro Cardiologico Monzino, IRCCS Milano all’Agi:

 Si tratta di una condizione che si osserva con una certa frequenza nei soggetti sportivi e che si accentua nelle ore notturne, per incremento della stimolazione del nervo vago. La bradicardia di per sé in questi soggetti non è una condizione grave, a patto che tra un battito e l’altro non intervenga anche una extrasistolia ventricolare che possa far precipitare verso una situazione di fibrillazione ventricolare, vera causa della morte improvvisa.

Esistono condizioni particolari come un basso dosaggio di potassio che, se concomitanti alla  bradicardia spiccata, possono ugualmente favorire un battito extrasistolico ventricolare (e quindi anomalo) facendo precipitare in fibrillazione ventricolare. Nella maggior parte dei casi, questa condizione non è prevedibile o facilmente diagnosticabile.

Un’altra definizione data dall’ospedale Humanitas:

a bradiaritmia – spiega l’Ospedale Humanitas sul suo sito internet – è un’aritmia che si caratterizza per un disturbo nella formazione o nella conduzione dell’impulso elettrico. Le forme più frequenti sono la malattia del nodo del seno atriale o i blocchi atrio-ventricolari.

In condizioni normali, si legge ancora, l’impulso elettrico si genera nel nodo seno atriale e viene condotto attraverso gli atri e in seguito ai ventricoli mediante il nodo atrioventricolare e il sistema di conduzione intraventricolare specializzato (fascio di His). Una bradiaritmia è un disturbo nella genesi o nella conduzione dell’impulso elettrico. È inclusa quindi, spiegano gli esperti, la malattia del nodo del seno che si manifesta con basse frequenze sinusali o improvvisa assenza della genesi del battito.

I disturbi bradiaritmici, continua Humanitas, possono associarsi a sintomi come debolezza, affaticabilità, capogiro, lipotimia o sincope. Se le bradiaritmie si presentano in corso di terapia con farmaci che possono esserne responsabili, la sospensione della terapia può risolvere il problema. A seconda della sede e dell’entità del blocco, nonché alla presenza di sintomi associati, può essere indicato l’impianto di un pacemaker.

Le bradiaritmie, segnalano gli esperti di Humanitas, sono prevalentemente l’espressione di un invecchiamento del “sistema elettrico” del nostro cuore, per tale motivo non esistono programmi di prevenzione particolari. È tuttavia necessario effettuare una valutazione aritmologica qualora ci fosse una certa familiarità per difetti del battito cardiaco o fosse nota una preesistente condizione di bradicardia, concludono.