LONDRA – Il cancro alla cervice uterina causato da alcuni ceppi di HPV, un’infezione trasmessa sessualmente, è il quarto tumore più frequente nelle donne e ha un alto tasso di mortalità a livello mondiale ma nel giro di pochi decenni potrebbe essere debellato.
Uno studio importante, pubblicato sulla rivista medica The Lancet, ha esaminato i programmi di screening che coinvolgono 60 milioni di persone in 14 paesi e ha rilevato che i livelli dei due tipi di virus HPV, principalmente responsabili del cancro, dopo cinque-otto anni dalla vaccinazione, sono scesi dell’83% nelle ragazze tra 13 e 19 anni e del 66% nelle donne tra i 20-24 anni.
I ricercatori, guidati dalla Laval University in Canada, hanno affermato che se il numero di persone che si sottopongono alla vaccinazione rimarrà elevato, il cancro potrebbe presto essere debellato. Marc Brisson, a capo dello studio, ha dichiarato: “Attualmente stiamo cercando di capire quando si verificherà l’eliminazione”.
Il team di ricercatori ha inoltre esaminato l’impatto del programma di vaccinazione sui livelli di cellule anormali e lesioni cervicali, note come neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN), che possono rappresentare segnali premonitori del cancro alla cervice. Più alto è il grado CIN, maggiore è il rischio di sviluppare un cancro invasivo.
I ricercatori hanno scoperto una riduzione del 51% nelle lesioni CIN2 + – una delle forme più gravi – dai cinque ai nove anni dopo la vaccinazione. Brisson ha spiegato: “Dopo le nostre scoperte, riteniamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità richiederà a molti paesi un’azione concreta per eliminare il cancro alla cervice, possibilmente con una copertura di vaccinazione adeguata”. (Fonte: Daily Mail)