NEW YORK – “Mimetizzare” il paclitaxel, potente farmaco per la chemioterapia, in una sorta di “mantello invisibile” grazie agli esosomi rende il trattamento 50 volte più potente e protegge dagli effetti collaterali. La scoperta arriva da uno studio della School of Pharmacy dell’Università della Nord Carolina.
Gli scienziati, guidati dalla dottoressa Elena Batrakova, hanno scoperto che questo “mantello” può tutelare il farmaco dal rischio di essere distrutto dal corpo umano per difendersi, con il risultato di combattere il tumore nel pieno della sua forza.
Come ha sottolineato la dottore Batrakova al quotidiano britannico Daily Mail,
“questo significa che potremo anche trattare i pazienti con dosi minori e più precise di questo potente farmaco per la chemioterapia rendendo il trattamento più efficace e con minori effetti collaterali”.
I ricercatori si sono focalizzati sugli esosomi, sottili sfere che arrivano dai globuli bianchi che proteggono il corpo dalle infezioni.
Gli esosomi sono fatti dello stesso materiale delle membrane cellulari, quindi il corpo del paziente non li riconosce come un organismo estraneo. In questo modo gli esosomi sono dei perfetti veicoli per portare qualcosa nel corpo umano.
“Usando quelli dei globuli bianchi, ha spiegato la dottoressa Batrakova, riusciamo ad avvolgere il farmaco in una sorta di mantello invisibile che lo nasconde al sistema immunitario”.
Il paclitaxel è un agente chemioterapico del gruppo dei taxani, usato per il trattamento di diverse neoplasie, in particolare del tumore all’ovaio, al seno e al polmone. Può avere gravi effetti collaterali, come la perdita di capelli, dolori muscolari e articolari e diarrea e può anche provocare gravi infezioni.