Candida Auris, il fungo diventato killer per il riscaldamento globale: può uccidere in 90 giorni

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 25 Luglio 2019 - 08:08 OLTRE 6 MESI FA
Candida Auris, il fungo diventato killer per il riscaldamento globale: può uccidere in 90 giorni e resiste ai farmaci

Un super-batterio (foto da ANSA)

ROMA – La Candida Auris, il ‘fungo killer’ che sta preoccupando gli esperti nel mondo perché spesso si rivela resistente a tutti i farmaci, è stato ‘creato’ dai cambiamenti climatici, che hanno fatto sì che ci fossero le condizioni giuste perché si adattasse a infettare l’uomo. Lo afferma lo studio pubblicato dalla rivista mBio, che descrive il primo caso di infezione da fungo spinta dal riscaldamento globale.

I ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno confrontato la suscettibilità termica, cioè la capacità di sopravvivere ad alte temperature, della Candida Auris con quella di alcuni funghi geneticamente simile, verificando che è capace di crescere a temperature più alte rispetto alle specie ‘parenti’, che invece non riescono a tollerare le temperature corporee dei mammiferi. Proprio l’adattamento alle alte temperature è una delle cause della diffusione sempre maggiore della Candida Auris, che negli Usa ha fatto registrare centinaia di casi.

La Candida Auris è stata isolata per la prima volta dall’orecchio infetto di un paziente anziano in Giappone nel 2009 e nel giro di pochi anni ha causato epidemie ospedaliere in molte diverse parti del mondo. Negli ultimi anni il rischio mortalità è salito dal 30 al 60% con la morte che può sopraggiungere 90 giorni dopo aver contratto l’infezione.

“I dati suggeriscono – afferma Arturo Casadevall, che ha coordinato la ricerca – che questo è l’inizio di una fase in cui i funghi si stanno adattando alle alte temperature e stiamo per avere sempre più problemi di questo tipo. Il riscaldamento globale porterà alla selezione di ceppi più tolleranti dal punto di vista termico”.

Una prova ulteriore a carico dei cambiamenti climatici, spiega lo studio, è il fatto che la capacità di infettare l’uomo è emersa contemporaneamente in tre continenti, America, Africa e Asia, in ceppi distinti tra loro, con ad esempio gli Usa che hanno già registrato centinaia di casi. “Qualcosa ha permesso a questi organismi di crescere e causare malattie. Questo è inusuale, e ci fa pensare a un ruolo del riscaldamento globale”. (fonte ANSA)

Sintomi e contagio del Candida Auris

Il Candida Auris è responsabile della candidosi che provoca infezioni nelle ferite, nel flusso sanguigno e nelle orecchie, ma si trovano tracce del Candida auris anche nel tratto urinario e in quello respiratorio. Come spiega il CDC, i sintomi non sono facilmente individuabili poiché spesso i pazienti con Candida Auris si trovano già in ospedale per altre motivazioni più gravi.

Al momento non è ancora chiaro come avvenga la trasmissione del Candida Auris, ma si pensa che il contatto con superfici contaminate o persone contaminate possa essere la causa.