LONDRA – Gli adolescenti che assumono cannabis due o tre volte a settimana, crescendo potrebbero correre il rischio di sviluppare un disturbo bipolare: è quanto emerge da uno studio, il primo di questo tipo.
Steven Marwaha della Warwick Medical School, principale autore della ricerca, sostiene che i 17enni che fanno uso di cannabis due o 3 volte a settimana, verso i 20 anni hanno più possibilità di sviluppare l’ipomania, un disturbo dell’umore, con caratteristiche di espansività o irritabilità, senso di superiorità, aumentata produzione verbale con difficoltà a frenarla e ridotto bisogno di sonno.
Sintomi, scrive il Daily Mail, che si verificano di frequente in chi soffre di disturbo bipolare.
La cannabis è la droga più comunemente usata nel Regno Unito: il 6,5% delle persone di età compresa tra i 16 e i 59 anni, corrisponde a circa 2,1 milioni di individui.
In un precedente studio, i ricercatori hanno analizzato 3.370 donne. Il consumo di cannabis dei partecipanti allo studio, 17enni, è stato valutato chiedendo se avessero mai assunto cannabis e, in caso affermativo, con quale frequenza nel corso di un anno.
Successivamente, all’età di 22-23 anni, i partecipanti hanno compilato un questionario mirato a esaminato la loro esperienza rispetto a sintomi maniacali, incluse le emozioni, pensieri e comportamenti mentre erano in uno stato di “euforia”. Dai risultati è emerso che a 17 anni, utilizzare cannabis due o tre volte a settimana, successivamente aumenta il rischio di soffrire di ipomania.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Schizophrenia Bulletin.