ROMA – Il consumo di carne rossa lavorata (salsicce e prosciutto per intenderci) fa aumentare il rischio del cancro, al pari di sigarette, arsenico, amianto, alcol. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità che ha deciso di inserire bacon e affini alla propria lista di sostanze cancerogene. La carne rossa fresca, come bistecche e braciole, è leggermente meno pericolosa ma il suo consumo va comunque centellinato.
Secondo un recente studio potrebbe essere un solo specifico zucchero il responsabile della cancerogenicità attribuita ad alcune carni rosse. Si tratta della molecola Neu5Gc, di cui manzo, maiale e agnello costituiscono le fonti primarie nella dieta umana. Questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori della University of California-San Diego School of Medicine, che hanno voluto capire perchè le persone che mangiano molta carne rossa sono a più alto rischio per alcuni tipi di tumori, rispetto a coloro che prediligono quelle bianche, come pollo o tacchino. Da studi precedenti, i ricercatori avevano scoperto che Neu5Gc può essere assorbito nei tessuti umani. E notando come ne fossero ricche le cani rosse, il team ha ipotizzato che proprio il loro consumo promuovesse un’infiammazione potenzialmente cancerogena, dovuta al fatto che l’organismo genera anticorpi per ‘difendersi’ da questa molecola riconosciuta come ‘straniera’.