Chiusura scuole, Rezza: "Doloroso ma da considerare dove ci sono focolai e varianti" Chiusura scuole, Rezza: "Doloroso ma da considerare dove ci sono focolai e varianti"

Chiusura scuole, Rezza: “Doloroso ma da considerare dove ci sono focolai e varianti”

Chiudere le scuole è “doloroso”, dice il direttore della Prevenzione al Ministero della Salute, Gianni Rezza. Ma “laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici”.

“Il tasso di incidenza – ha spiegato Rezza – sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi”.

“Quest’ultimo è un elemento di cui tenere conto”, ha precisato.

Rezza: “Grande sforzo per contenere focolai”

“Abbiamo alcune regioni e province autonome con incidenze altissime, per esempio Bolzano”, ha spiegato ancora Rezza. “Dobbiamo fare uno sforzo molto grande per contenere i focolai di elevata incidenza. La variante inglese è più trasmissibile del 36-38%. Dobbiamo fare uno sforzo di contenimento molto forte nelle Regioni con focolai intensi o le varianti più pericolose”.

“In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai”, ha detto Rezza.

Rezza: “Ondate successive dipendono dalle misure”

“Dobbiamo fare sforzo molto grande per contenere le varianti e siamo preoccupati per quelle brasiliana e sudafricana”, ha sottolineato. “Nel momento in cui si allentano gli interventi immediatamente riparte l’epidemia. Abbiamo dunque ondate successive che dipendono proprio dagli interventi. Ciò dipende dal fatto che la popolazione suscettibile all’infezione è ancora ampia”.

Rezza: “Singola dose vaccino? Finché possibile meglio due”

Sull’utilizzo dei vaccini in singola dose, per accelerare l’immunizzazione della popolazione, il professor Rezza ha spiegatoL: “Ci sono studi con dati diversi sull’uso di una o due dosi. La strategia ottimale è utilizzare il vaccino secondo i dati che vengono dai trial clinici e cioè con la doppia dose”.

“Il razionale di vaccinare con una sola dose è poter coprire in breve una maggiore quantità di popolazione. Direi che finché c’è la possibilità di avere una doppia dose è la cosa migliore. Ma tenere conto in modo pragmatico di diverse opzioni è del tutto legittimo”.

Gestione cookie