Cibi ricchi di fibre riducono stress e ansia e impediscono ai batteri di entrare nel sangue

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2018 - 06:59 OLTRE 6 MESI FA
Cibi ricchi di fibre riducono stress e ansia e impediscono ai batteri di entrare nel sangue

Cibi ricchi di fibre riducono stress e ansia e impediscono ai batteri di entrare nel sangue

LONDRA – Mangiare cibi ricchi di fibre riduce i livelli di stress e impedisce di rendere permeabile la parete dell’intestino da alcuni definita il nostro secondo cervello che presiede alla digestione e al controllo della qualità dei cibi. L’insieme di patrimonio genetico e batteri che ne costituiscono il microbioma, influenza il metabolismo e il sistema immunitario, alcuni batteri sarebbero responsabili dell’umore regolando i geni di ansia, stress e depressione. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]

Alimenti ricchi di fibre, presenti nella frutta, verdura e cereali integrali sono la fonte primaria di sostanze chiamate acidi grassi a catena corta (SCFA). Ricercatori dell’University College Cork hanno scoperto che bassi livelli di SCFA per un lungo periodo di tempo, rendono la parete dell’intestino permeabile e consente alle particelle di cibo non digerito, a batteri e germi, di diffondersi nel sangue e causare un’infiammazione persistente.

Da studi sui topi hanno rilevato che quelli la cui dieta era integrata con gli SCFA mostrava meno ansia e depressione, erano più socievoli e avevano capacità cognitive migliori. I ricercatori ritengono che gli SCFA abbiano un impatto sul cervello, siano in grado di ridurre l’ansia, scrive il Daily Mail. La parete interna dell’intestino è rivestita da uno strato di cellule che formano la barriera mucosale tra l’intestino e il resto degli organi.

Una barriera che ha due opposte funzioni: farsi attraversare liberamente da sostanze contenute nel lume intestinale (acqua, elettroliti, nutrienti), per essere assorbite ed entrare nel sangue circolante e bloccare il passaggio di tossine, antigeni, germi, macromolecole non completamente digerite e altre sostanze indesiderate. John Cryan, l’autore della ricerca, ha commentato i risultati: “C’è un crescente riconoscimento del ruolo dei batteri intestinali e delle sostanze chimiche che producono, nella regolazione della fisiologia e del comportamento”.

“Attualmente, il ruolo degli acidi grassi a catena corta in questo processo è poco noto. Sarà fondamentale esaminare se gli SFCA possano migliorare i sintomi di disturbi legati allo stress”. Alcune sostanze, come alcol, aspirina e antidolorifici tipo l’ibuprofene possono irritare il rivestimento della parete intestinale. Precedenti studi hanno scoperto che gli SFCA possono svolgere un ruolo chiave nella prevenzione e nel trattamento di alcuni tumori, principalmente il cancro del colon. Il butirrato SCFA si ritene mantenga sane le cellule del colon e prevenga la crescita dei tumori.