ROMA – Le persone che seguono una dieta prevalentemente biologica riducono il rischio complessivo di cancro del 25%. A dirlo è uno studio francese, pubblicato su Jama Internal Medicine.
Partendo dal presupposto che mangiare più cibo biologico significa consumare meno pesticidi, i ricercatori hanno seguito quasi 70mila persone, tutti adulti francesi, fra il maggio 2009 e il novembre 2016, per una media di 4 anni e mezzo. Nella loro analisi, hanno considerato molti fattori di rischio di cancro, come età, sesso, stile di vita, dieta e istruzione.
Se già la riduzione generale del rischio di cancro riscontrata, era evidente per coloro che consumavano una dieta biologica, la riduzione era ancora maggiore nel caso di due tipi di tumore in particolare: linfoma (un rischio ridotto del 76%) e carcinoma mammario in postmenopausa (riduzione del 34%) .
Secondo Julia Baudry, del Centro di ricerca in Epidemiologia e Statistica della Sorbona, a Parigi, e autrice principale dello studio, “la scoperta più sorprendente è stata l’entità della riduzione, che è lontana dal solito rischio osservato per i fattori nutrizionali”, mentre Charlotte Vallaeys, analista di politica senior ed esperta di sostenibilità nel reparto sicurezza alimentare e test dichiara a Consumer Reports: “Ci sono molti benefici nel mangiare cibi biologici, e limitare l’esposizione ai pesticidi è uno dei più grandi”, afferma. “Questo studio aggiunge all’attuale corpo di prove a sostegno dei benefici per la salute derivanti dal consumo di alimenti più organici”.
Ci sono molti limiti in questo studio, che i ricercatori riconoscono pienamente. Sebbene il numero di persone coinvolte nello studio fosse piuttosto ampio, il gruppo comprende volontari che sono per lo più donne, ben istruiti e molto attenti alla salute. Inoltre, i soggetti dello studio avevano in media 44 anni all’inizio dello studio e sono stati seguiti per soli 4 anni e mezzo. “Questa è un’area molto difficile da studiare, ed è molto difficile valutare con precisione il consumo abituale di alimenti biologici”, dice Frank B. Hu, presidente del dipartimento di nutrizione, Harvard T.H. Chan School of Public Health.
“Nel complesso, si tratta di risultati interessanti, ma sono molto preliminari”, afferma Hu. “Sarebbe prematuro formulare raccomandazioni sul consumo di alimenti biologici basate proprio su questo studio”. Sempre Baudry spiega: “Questi risultati non dovrebbero impedire alle persone di mangiare frutta e verdura, qualunque sia il sistema di allevamento (biologico o meno), in quanto sono importanti fattori protettivi contro il rischio di cancro”.
Dev’essere poi chiaro che l’obesità e il sovrappeso rappresentano il principale fattore di rischio per l’insorgenza dei tumori in questo ambito: in Europa è stato stimato che circa il 3,2% dei tumori negli uomini e l’8,6% nelle donne sarebbero attribuibili al peso in eccesso. E se per quanto riguarda i vegetali, preferire frutta e verdura bio privi di pesticidi è meglio perché si eliminano i rischi (anche oncologici) legati agli effetti cancerogeni che questi possono avere.