Un collutorio di cloruro di cetilpiridinio può bloccare le particelle di Covid in bocca? Un collutorio di cloruro di cetilpiridinio può bloccare le particelle di Covid in bocca?

Collutorio protegge dal coronavirus? Lo studio: Potrebbe impedire l’infezione

LONDRA – Potrebbe essere il collutorio l’espediente che ci salverà dal nuovo coronavirus? A sostenerlo è un gruppo internazionale di ricercatori che ha riportato i risultati delle proprie analisi sulla rivista Function. 

Distruggendo il mantello lipidico che avvolge il virus, il colluttorio potrebbe potenzialmente bloccare l’infezione prima che questa raggiunga le cellule umane.

“Sars-CoV-2 rientra nella categoria dei virus avvolti”, spiega O’Donnell del Systems Immunity Research Institute presso l’Università di Cardiff, nel Regno Unito.

“Significa che il virus è ricoperto da uno strato di lipidi, vulnerabili a determinate sostanze chimiche. Il collutorio potrebbe compromettere questo strato e impedire la replicazione del virus nella bocca e nella gola”.

“Non ci sono prove che l’uso del collutorio protegga dalle infezioni del nuovo coronavirus”, afferma l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ma gli autori dello studio ribadiscono che sia necessario condurre ulteriori studi per verificare questa possibilità.

“Dalle analisi cliniche di laboratorio è emerso che alcuni collutori contengono concentrazioni di sostanze sufficienti a compromettere l’integrità dello strato esterno di alcuni virus”, prosegue il ricercatore.

“Non sappiamo ancora se questo è applicabile alla conformazione di Sars-CoV-2, ma dobbiamo studiare in tal senso”, aggiunge.

Lo studio gallese è supportato da virologi e specialisti della School of Medicine dell’Università di Cardiff e delle università di Nottingham, Colorado, Ottawa, Barcellona, nonché del Babraham Institute di Cambridge.

“Il potenziale del collutorio non è stato ancora studiato appieno, ma sarebbe opportuno analizzare gli effetti di ingredienti come clorexidina, cetilpiridinio cloruro, perossido di idrogeno e povidone-iodio sulla membrana lipidica, che tra l’altro non cambia al mutare del virus, il che significherebbe che il collutorio non perderebbe efficacia contro i nuovi ceppi”, osservano gli esperti. (Fonte: Agi).

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