Colori Regioni, monitoraggio Iss: 16 in giallo, anche Sardegna. Rt nazionale resta a 0.84 ma "a casa il più possibile" Colori Regioni, monitoraggio Iss: 16 in giallo, anche Sardegna. Rt nazionale resta a 0.84 ma "a casa il più possibile"

Colori Regioni, monitoraggio Iss: 16 in giallo, anche Sardegna. Rt nazionale resta a 0.84 ma “a casa il più possibile”

Cambiano i colori delle Regioni. Secondo la bozza del monitoraggio settimanale, elaborato dalla cabina di regia con i dati di Iss e Ministero della Salute, il valore di Rt nazionale dovrebbe restare stabile anche questa settimana a 0.84.

Aggiornamento delle 20,30

L’effetto dei nuovi dati, anche in base alla regola sull’obbligo di due settimane di permanenza in un colore prima di scendere allo scenario con meno restrizioni, fa sì che questa settimana solo la Sardegna passi da arancione a gialla. Bolzano che ha deciso ieri di mettersi in lockdown, SiciliaPuglia (dove c’è stata una manifestazione degli operatori del settore ristorazione per chiedere meno restrizioni) e Umbria sono invece in arancione. 

L’unica regione che da lunedì potrbbe diventare gialla è dunque la Sardegna, portando a 16 il numero delle Regioni nella fascia più light della classifica. L’Umbria e la provincia autonoma di  Bolzano hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Tant’è che quest’ultima si è già auto imposta il lockdown.

Tutte le altre Regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno, ma 5 riportano il valore medio prossimo al valore soglia di 1. Si tratta di Abruzzo 0,99 – CI: 0,99- 1,05; Friuli Venezia Giulia 1,03 CI: 0,99-1,08;, Liguria 0,95 CI: 0,89-1,00; Marche 0,95 CI: 0,86-1,05; Toscana 0,98 CI: 0,93-1,03.

Monitoraggio, 13 Regioni evidenziano un trend di casi in aumento

Anche se l’Rt generale non cambia, si osserva comunque un leggero peggioramento dei dati. La diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni è più lieve di quella osservata le precedenti settimane. L’Italia si trova in un contesto “preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici Regioni che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”, rileva la bozza.

L’effetto dei nuovi dati, anche in base alla regola sull’obbligo di due settimane di permanenza in un colore prima di scendere allo scenario con meno restrizioni, fa sì che questa settimana solo la Sardegna passi da arancione a gialla. Bolzano (che ha deciso ieri di mettersi in lockdown), Sicilia, Puglia e Umbria sono in arancione.

Resta il dubbio se in quest’ultima Regione si farà la zona rossa, almeno nella provincia di Perugia dove si teme un cluster ospedaliero di casi colpiti da una variante. E’ stata la stessa Regione a segnalare la presenza di varianti, inglese e brasiliana. La Campania inoltre ha segnalato un problema di diffusione del virus nelle scuole.

Colori Regioni, mantenere drastica riduzione dei contatti

Si conferma “la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone” e di “restare a casa il più possibile”. È fondamentale poi che “la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie”.

In questa fase delicata dell’epidemia questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. 

Rt sopra 1 in 3 Regioni

Rt puntuale sopra l’1 in tre Regioni: Umbria con il dato più alto (1.18), a seguire la PA di Bolzano a 1.06 e il Friuli Venezia Giulia a 1.03. Tutte le altre regioni sono sotto il valore soglia di 1, con l’Abruzzo e Toscana al limite, rispettivamente a 0.99 e 0.98. La PA di Trento il più basso a 0.61, seguono Veneto e Basilicata a 0.63.

Si mantiene stabile il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (7 Regioni/PPAA). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale si colloca sotto la soglia critica (26%).

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.372 (26/01/2021) a 2.214 (02/02/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 21.355 (26/01/2021) a 20.317 (02/02/20201). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. 

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