Contraccettivo per lui: come funziona e effetti collaterali

Contraccettivo per lui: come funziona e effetti collaterali
Contraccettivo per lui: come funziona e effetti collaterali

ROMA – Contraccettivo per lui: come funziona e effetti collaterali. Funziona ma non chiamiamolo pillolo: sono infatti buoni i risultati di un contraccettivo maschile somministrabile con una puntura. E’ stato testato nel corso di studio clinico multicentrico su 320 maschi nella fascia di età 18-45 anni il cui esito è stato reso noto sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. A coordinare la sperimentazione Philip Reyes Festin, dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di Ginevra.

“I nostri risultati – afferma – confermano l’efficacia di questo metodo contraccettivo precedentemente dimostrata in studi più piccoli”. I ricercatori, però, stanno ancora cercando di perfezionare il ”cocktail ormonale” alla base di questo contraccettivo per minimizzarne gli effetti collaterali, disturbi dell’umore e soprattutto depressione.

Secondo la stima resa nota dal Guttmacher Institute statunitense, nel 2012 ben il 40% di tutte le gravidanze nel mondo erano indesiderate. In questo studio di fase II, i partecipanti, tutti con una relazione stabile da almeno un anno, hanno ricevuto iniezioni (due ogni otto settimane) di un cocktail ormonale. Il cocktail di ormoni ha la funzione di ridurre la concentrazione di spermatozoi nello liquido seminale, sì da renderlo ”sterile”.

Una volta accertata da parte degli sperimentatori l’avvenuta riduzione della concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale dei volontari, le coppie potevano avere rapporti sessuali senza alcuna protezione. Nel corso dello studio durato oltre 4 anni, si sono verificate solo 4 gravidanze, quindi il metodo è risultato efficace; naturalmente lo sperma dei volontari torna normale una volta cessato l’utilizzo del contraccettivo.

Il problema restano ancora gli effetti collaterali: molti uomini hanno lamentato comparsa di disturbi depressivi, acne, aumento di libido, dolori muscolari. Serve ulteriore ricerca, ribadiscono gli autori del lavoro, per migliorare il contraccettivo e ridurre gli effetti avversi, specie sull’umore.

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