Trapianti senza frontiere: un cuore nuovo da Praga a Roma grazie a internet

Se un cuore non trova un donatore a Praga può sempre salvare una vita a Roma. Grazie ad un portale web sul quale ogni ospedale dell’Eurozona può segnalare la disponibilità di un organo eccedente, allargando così la rete trapianti a livello sovranazionale

ROMA – Se un cuore non trova un donatore a Praga può sempre salvare una vita a Roma. E’ questa la mission del progetto Coorenor e del sito ad esso collegato usato per la prima volta mercoledì. Almeno dal punto di vista dei trapianti, l’Europa sembrerebbe unita e così lunedì, per la prima volta in assoluto,  i medici della Repubblica Ceca hanno messo a disposizione l’organo sul portale Coorenor e sono stati subito intercettati dai colleghi dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. “Il valore aggiunto è che un organo in eccedenza, che sarebbe andato distrutto, è riuscito invece a salvare una vita – spiega Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti – il portale consente una rapida assegnazione degli organi in tutti i paesi europei, in maniera molto più veloce ed efficiente rispetto al passato e che presto potrà essere resa ancora più immediata ad esempio trasportando tutto su cellulare”.

La segnalazione da parte della Repubblica Ceca che il piccolo cuore, appartenuto a un bambino di un anno, non aveva riceventi idonei è arrivata lunedì alle 10 e 45 e l’Italia è stato il primo Paese a rispondere utilizzando la piattaforma web creata con il progetto. La rete nazionale trapianti ha potuto usufruire dell’organo grazie all’intervento della struttura di coordinamento per gli scambi internazionali Italian Gate for Europe che ha sede presso il Policlinico Umberto I di Roma.

Nella notte un’equipe chirurgica con un volo privato dell’Aeromed ha portato l’organo in Italia e in mattinata è stato effettuato il trapianto che si è concluso intorno alle 13 di mercoledì. Poco più di 27 ore per completare il processo di donazione e trapianto. La bambina di undici mesi che ha ricevuto il cuore nuovo, in attesa dallo scorso aprile, ha passato una notte tranquilla e le sue condizioni sembrerebbero essere incoraggianti, anche se la prognosi ancora non è sciolta.

“Un cuore in dono grazie al web ed alla cooperazione europea è la dimostrazione che la globalizzazione può essere virtuosa, anche, anzi soprattutto in questo caso, all’uso intelligente delle nuove tecnologie – ha commentato il ministro della Salute Renato Balduzzi – tutto ciò è stato reso possibile dall’organizzazione del servizio Sanitario nazionale italiano, considerato uno tra i migliori del mondo, che ha tra le sue eccellenze proprio il Centro Nazionale Trapianti”. Il web, spiega ancora Costa, permette di fare velocemente quello che prima richiedeva un giro di telefonate e di fax: “Nel 2011 sono stati trapiantati in Italia 120 organi prelevati in altri Paesi e sono stati trapiantati all’estero 102 organi prelevati in Italia – sottolinea l’esperto – Gli scambi con l’estero rappresentano circa il 4% del complesso delle attività di trapianto”.

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