Coronarovirus, tutte le bufale e i falsi allarmi sul virus cinese Coronarovirus, tutte le bufale e i falsi allarmi sul virus cinese

Coronavirus, tutte le bufale sul virus cinese: non è arrivato in Italia e si può viaggiare

Coronarovirus, tutte le bufale e i falsi allarmi sul virus cinese
Tutte le fake news sul coronarovirus dalla Cina (Foto archivio ANSA)

ROMA – Il coronarovirus di Wuhan che ha già provocato 80 morti e oltre 2700 contagi in Cina spaventa l’Italia. Tante le notizie che circolano in rete sul virus, ma molte di queste si rivelano essere solo bufale e falsi allarmi.

La prima fake news da smentire è che il virus sia arrivato in Italia: non ci sono infatti al momento casi di contagi nel nostro Paese. Falso anche il divieto di viaggiare verso la Cina: l’Organizzazione mondiale della Sanità, Oms, non ha diramato nessun allarme e non ha raccomandato di evitare viaggi verso l’Asia.

In una serie di domane e risposte, il sito dell’Agi smentisce le più comuni fake news sul coronarovirus cinese e le notizie imprecise o esagerate. 

1 – Il virus non è arrivato in Italia. Ad oggi non ci sono stati casi nel nostro Paese e il rischio che arrivi dalla Cina qualcuno che sia stato contagiato è “molto basso”, date anche le misure di sicurezza adottate negli aeroporti per evitare la trasmissione del virus.

2 – Si può viaggiare verso la Cina e l’Asia? Al momento l’Oms non ha diramato restrizioni per viaggi o rotte commerciali verso la Cina e l’Asia, quindi si può continuare a viaggiare. L’Oms ha però fornito delle raccomandazioni generali per evitare la diffusione del virus, come evitare il contatto stretto con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute, lavare le mani frequentemente, evitare contatti con animali di fattoria o selvatici. 

Inoltre, le persone con sintomi di infezione acuta delle vie aeree dovrebbero tenersi a distanza, in caso di tosse o starnuti coprirsi con fazzoletti usa e getta, lavare mani e vestiti e rafforzare le misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni, soprattutto nei pronto soccorso e nei dipartimenti di medicina d’urgenza.

3 – Mangiare cibo cinese in Italia è pericoloso. Falso, si tratta di una preoccupazione infondata. Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha rassicurato: “Il rischio di contagio non riguarda il cibo, non si corre alcun pericolo mangiando in ristoranti cinesi in Italia”.

4 – Il virus è letale. La maggior parte delle persone contagiate dal coronarovirus è sopravvissuta all’infezione. La percentuale di decessi al momento è di 3 pazienti su 100, quindi ha una mortalità del 3%.  A rassicurare via Twitter è stato Richard Horton, direttore della prestigiosa rivista di medicina The Lancet, il 24 gennaio: “Un invito alla cautela, per favore. I media stanno aumentando l’ansia parlando di “virus killer” + “crescenti paure”. In verità, da quello che sappiamo attualmente, 2019-nCoV ha una trasmissibilità moderata e una patogenicità relativamente bassa. Non c’è motivo di incoraggiare il panico con un linguaggio esagerato”.

5 – Epidemia è un complotto per vendere i vaccini. Al momento non esiste un vaccino per il coronavirus 2019-nCoV. Se c’è qualcuno che sostiene che la sua diffusione sia un complotto delle industrie farmaceutiche per vendere più vaccini, che al momento non esistono, si tratta evidentemente di una bufala.

6 – Il coronarovirus è stato brevettato anni fa. Gli amanti di complotti e cospirazioni sostengono che il coronarovirus 2019-nCoV sia stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute e approvato dal governo degli Stati Uniti. Una falsa notizia che corre su Twitter e che si riferisce a un brevetto che l’azienda chiese per sviluppare un vaccino in grado di prevenire malattie di tipo respiratorio in uccelli e altri tipi di animali. Si trattava però di un virus completamente diverso.

7 – Il virus è stato trasmesso all’uomo dai serpenti. Al momento non si può escludere che il contagio sia avvenuto tra serpente e uomo, ma si tratta solo di un sospetto e non ci sono prove a sufficienza per sostenere che questo virus possa infettare anche altre specie di mammiferi, rettili o uccelli.

8 – Cancellato il capodanno cinese a Pechino. Il capodanno cinese non è stato cancellato nella capitale. Il dipartimento del turismo e della cultura ha cancellato i principali festeggiamenti pubblici per prevenire e controllare l’epidemia, ma si potrà festeggiare comunque privatamente. 

9 – Il virus è una nuova Sars. Anche questa è una esagerazione. L’epidemia sembra avere caratteristiche simili a quelle della Sars, come i sintomi e la probabile origine animale, ma non ci sono ancora abbastanza informazioni sul nuovo coronarovirus per affermarlo. confronto scientificamente affidabile. (Fonte AGI)

Gestione cookie