Coronavirus, antibatterici e antibiotici riducono le infezioni ospedaliere ma aumentano la antibiotico-resistenza Coronavirus, antibatterici e antibiotici riducono le infezioni ospedaliere ma aumentano la antibiotico-resistenza

Coronavirus, antibatterici e antibiotici riducono le infezioni ospedaliere ma aumentano la antibiotico-resistenza

L’utilizzo sempre più diffuso di antibiotici, antibatterici e disinfettanti per il coronavirus sta riducendo le infezioni ospedaliere ma aumenta la antibiotico-resistenza

La pandemia di coronavirus si intreccia con l’emergenza legata alla antibiotico-resistenza. La maggiore attenzione alla igiene indotta dalla pandemia sta aiutando a controllare il fenomeno delle infezioni negli ospedali, che ogni anno provocano 16 milioni di ricoveri in Europa. Ma, allo stesso tempo, proprio un eccessivo uso di gel antibatterici e antibiotici contro il coronavirus può provocare, in futuro, un aumento di batteri resistenti.

In Italia ogni anno si stimano circa 200mila infezioni da ‘superbatteri’, spesso contratte in corsia da pazienti già debilitati. Circa 10mila le vittime. 

Quella delle infezioni ospedaliere “è stata in passato un’epidemia sottotraccia” ma “la prevalenza tra i ricoverati è di circa l’8%, e può arrivare al 23%”, ricorda Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione Ministero della Salute.

A causare tutto ciò, in passato, un eccessivo e poco attento uso di antibiotici. Questo abuso ha selezionato e fatto proliferare i batteri più resistenti, come l’Eschirichia coli resistente a cefalosporine o lo Stafilococco aureus resistente alla meticillina.

Tra le conseguenze del Covid per la salute pubblica, vi è anche quella di contribuire ad aumentare questo problema.

Attenzione all’abuso degli antibatterici

“Oltre il 90% dei pazienti Covid ricoverati ricevono antibiotici. E’ chiaro che un uso così importante potrebbe portare a un’ulteriore aumento della resistenza”, sottolinea il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

Sempre Brusaferro, alcuni mesi fa, aveva messo in guardia dal rischio collegato “all’utilizzo eccessivo di antibatterici”, che pure stanno contribuendo a ridurre le infezioni in corsia.

I rischi da igienizzanti

“Con l’igienizzazione frequente delle mani per limitare i contagi da Covid, abbiamo registrato un crollo dei fenomeni di infezioni ospedaliere. Questo costituisce un elemento cardine per contrastare il fenomeno”, spiega Marco Elefanti, direttore generale del Gemelli.

Tuttavia, osserva Patrizia Laurenti, professore associato di Igiene all’Università Cattolica, “l’elevato impatto ambientale dei disinfettanti chimici, l’effetto biocida che si esaurisce in fretta e il possibile sviluppo di resistenza ai biocidi, sono fattori che ci impongono di andare oltre il metodo di sanificazione basato sullo sterminio dei patogeni”. (Fonte: Ansa)

Gestione cookie