ROMA – Se state male non prendete antinfiammatori come l’ibuprofene: potrebbero peggiorare una eventuale infezione da coronavirus o Covid-19. La richiesta è stata fatta esplicitamente dal ministro della Sanità francese, Oliver Véran e dall’ospedale universitario di Losanna, in Svizzera. E i medici italiani concordano: l’ibuprofene può peggiorare l’infezione. Meglio, piuttosto, il paracetamolo.
“L’assunzione di farmaci antinfiammatori (ibuprofene, cortisone) potrebbe essere un fattore aggravante dell’infezione”, si legge nel tweet pubblicato dal ministro francese solo pochi giorni fa. “Se stai già assumendo farmaci antinfiammatori o sei in dubbio, chiedi consiglio al medico”. Se si ha febbre alta meglio prendere il paracetamolo, se qualcosa si deve prendere. E la raccomandazione, spiega Repubblica, vale anche per i bambini.
Il rischio è che gli antinfiammatori inibiscano, appunto, l’infiammazione, che è però una risposta naturale del nostro corpo alle infezioni. Mascherando questa risposta del sistema immunitario si possono anche nascondere i sintomi che indicano qualcosa di serio, ritardando eventuali diagnosi.
“Lo studio a cui probabilmente fanno riferimento – ha spiegato a Repubblica il farmacologo Gianni Sava, della Società Italiana di Farmacologia – è quello pubblicato su Cellular Immunology qualche anno fa e nel quale si descrive la capacità dell’ibuprofene di inibire la produzione di anticorpi da parte di linfociti B umani. Lo studio conclude ammettendo che esiste un rischio che l’ibuprofene possa complicare la vaccinazione negli anziani, che sono più fragili e più esposti al rischio di contagio da coronavirus”.
La Società italiana di medicina generale (Simg) ricorda che, in ogni caso, è sempre bene evitare il ricorso al al fai da te assumendo di propria iniziativa farmaci: “Gli antinfiammatori sono totalmente inefficaci nella cura del Covid 19 e anzi sono potenzialmente pericolosi per cui ne va impedito l’uso”, sottolinea a Repubblica Claudio Cricelli, presidente della Simg. “In particolare, il cortisone va impiegato solo sotto controllo medico e in specifiche situazioni perché a dosi elevate è un immunosoppressore, cioè inibisce la risposta immunitaria per cui ci renderebbe più fragili anche nei confronti del Coronavirus. Proprio per questo, in tutti i casi in cui i medici sospettano un’infezione da Covid, le nostre Linee guida dicono che non bisogna usare gli antinfiammatori e tanto meno il cortisone”. (Fonte: Repubblica)