Coronavirus, dalla Cina possibili speranze da un farmaco anticoagulante Coronavirus, dalla Cina possibili speranze da un farmaco anticoagulante

Coronavirus, dalla Cina possibili speranze da un farmaco anticoagulante

PECHINO   –  Dalla Cina arrivano una notizia che sembrerebbe incoraggiante nella lotta al coronavirus, e che potrebbe aprire nuovi scenari sul fronte terapeutico e offrire una speranza di cura. Studi in vitro condotti da un gruppo di ricercatori cinesi hanno rivelato che il virus SARS-CoV-2, o Covid-19, sembra scomparire a contatto con elevate concentrazioni di enoxaparina sodica, un farmaco anticoagulante fra i più utilizzati per la prevenzione del tromboembolismo venoso.

La scoperta ha indotto gli scienziati cinesi ad avviare studi clinici, somministrando un alto dosaggio del principio attivo a pazienti colpiti da Covid-19, e i risultati preliminari sembrano molto promettenti.

Hepalink Group, leader mondiale nella produzione di eparine, ha infatti iniziato due trial clinici in Cina per approfondire i dati. L’azienda Techdow, controllata italiana di Hepalink, sta dialogando con l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per far partire anche in Italia una sperimentazione clinica per verificare l’efficacia di enoxaparina contro il contagio da coronavirus. 

Coronavirus, i contagi nel mondo

Sono stati ormai superati i duecentomila casi accertati di Covid-19 nel mondo. Secondo la rilevazione della Johns Hopkins University, i casi sono 201.634, i morti sono 8.007 e i guariti sono 82.030. Sulla base di questi dati, la mortalità sarebbe del 3,99%.

Con 81.102 casi accertati, la Cina ha il più alto numero di contagi, l’Italia è seconda con 31.506 casi certi. Nel nostro Paese si contano 26.062 malati di coronavirus (+2.989 su ieri), cui si aggiungono 2.941 guariti (+192) e 2.503 decessi (+345), con una crescita di 3.526, superiore a quella di lunedì. (Fonte: Agi)

 

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