Coronavirus, come sarà la riapertura dei dentisti: dagli occhiali all'aerosol fino alla diga di gomma Coronavirus, come sarà la riapertura dei dentisti: dagli occhiali all'aerosol fino alla diga di gomma

Coronavirus, come sarà la riapertura dei dentisti: dagli occhiali all’aerosol fino alla diga di gomma

ROMA – In Italia si sta organizzando la Fase 2, quella di transizione tra il lockdown e il ritorno a una vita normale. Per questa fase si sta pensando a come riaprire le attività, mettendo i lavoratori in condizioni sicure. Ci sono però categorie più a rischio di contrarre il coronavirus, come i dentisti e igienisti dentali, e per cui la riapertura va pensata nei minimi dettagli.

Una categoria di lavoratori è particolarmente esposta al coronavirus visto il rapporto molto ravvicinato e prolungato che hanno con il paziente. I dentisti inoltre vengono spesso a contatto direttamente con la saliva dei pazienti oppure con l’aereosol prodotto dagli strumenti rotanti, come i trapani, aumentando esponenzialmente il rischio contagio.

E proprio questo aerosol prodotto durante alcune procedure mediche potrebbe veicolare il nuovo coronavirus, come mostra ad esempio uno studio su Nature.

“Non sappiamo – ha spiegato Roberto Cameriere, medico chirurgo dentista, responsabile dell’Agestimationproject del For:Med:Lab, spin-off dell’Università di Macerata – quanto questa diffusione di goccioline nell’aria possa incidere realisticamente sul contagio e per questo è bene adottare precauzioni massime”.

Attualmente, prosegue l’esperto, gli studi dentistici devono trattare solo casi di urgenza non differibile previo contatto telefonico. “E gestire gli altri casi da remoto”, aggiunge Cameriere, “ad esempio prescrivendo una terapia farmacologica, almeno in prima battuta”.

Raffaele Iandolo, Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, auspica un allentamento delle restrizioni già a partire dal 4 maggio.

“Contiamo di organizzare la riapertura delle attività ordinarie sulla base delle future indicazioni del governo, nella tutela della salute del paziente e del professionista”, ha chiarito. “Se le misure restrittive fossero allentate dopo la data del 4 maggio, la ripresa delle attività odontoiatriche potrebbe avvenire anche nel corso del mese di maggio, alla metà o alla fine del mese, come ci auguriamo”.

“Ci sarà qualche misura aggiuntiva rispetto a quelle già adottate”, specifica Iandolo. “Contiamo di essere pronti nell’arco di poche settimane. Potrebbe esserci qualche aggiustamento in tema di mascherine, camice, cuffie, visiere e occhiali, questi ultimi eventualmente anche per i pazienti”.

Rispetto all’aerosol generato da strumenti rotanti, poi, si potrebbe intervenire per depotenziarne la carica infettiva. “Un’ipotesi riguarda l’utilizzo di disinfettanti da aggiungere all’interno dei circuiti degli strumenti, nei quali passa ad esempio l’acqua”, spiega Iandolo. “In alternativa si possono utilizzare sistemi di isolamento del paziente, come quella che noi chiamiamo diga di gomma, ovvero un foglio sottile di lattice che consente di trattare solo i denti malati e isola il resto della bocca”.

Infine un altro elemento centrale riguarda la gestione del flusso dei pazienti. “Non meno importante è la preparazione del paziente, con un triage prima telefonico e poi in studio”, sottolinea Iandolo, “per individuare la persona a rischio di Covid-19 e seguire le norme del caso. Non escludiamo che in futuro possano esistere dei test per il Sars-CoV-2 così attendibili da poter sottoporre la persona all’esame un quarto d’ora prima di entrare nello studio odontoiatrico”. (fonte LA REPUBBLICA)

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