Coronavirus, dal contagio all'eventuale decesso passa un mese di tempo Coronavirus, dal contagio all'eventuale decesso passa un mese di tempo

Coronavirus, dal contagio all’eventuale decesso passa mediamente un mese

Coronavirus, dal contagio all'eventuale decesso passa un mese di tempo
Coronavirus, dal contagio all’eventuale decesso passa un mese di tempo (foto Ansa)

ROMA – Coronavirus, dal contagio a un eventuale decesso passa un mese: è quanto dichiara James Naismith, direttore del Rosalind Franklin Institute dell’University of Oxford. “Dal momento del contagio, prima che compaiano i sintomi ci vogliono due settimane. Per oltre l’80% delle persone i sintomi sono lievi, per un numero decisamente minore che sviluppa la malattia in modo più grave, circa 10 giorni dopo è necessario il ricovero in terapia intensiva”.

Spiega Naismith:”Secondo i dati provenienti dalla Cina, per chi non si riprende e muore, trascorrono altri quattro giorni. I tragici decessi attuali sono di persone contagiate circa un mese fa”. La soluzione per ridurre la diffusione dell’infezione è, come tutti ormai sappiamo, nel mantenere la distanza di sicurezza tra le persone e a questo proposito, Naismnith ha dichiarato: “Seguendo il distanziamento sociale, si fermerà l’aumento dei decessi e a ciò seguirà una diminuzione del numero quotidiano”.

“Le cifre dei decessi possono essere inferiori (o superiori) del previsto a causa di fattori casuali. È troppo presto per concludere che il numero inferiore odierno rispetto a ieri non sia semplicemente dovuto al caso”.

Eleanor Riley, professore di immunologia e malattie infettive all’University of Edinburgh, ha dichiarato: “Sarebbe poco saggio dedurre una tendenza dai dati di un solo giorno. Solo quando l’epidemia avrà raggiunto il picco – il che è lontano – e otterremo diminuzioni quotidiane consistenti di nuovi casi, e dunque diminuzioni quotidiane dei decessi, capiremo che stiamo iniziando a superare l’epidemia”. Sir David Spiegelhalter, presidente del Winton Center for Risk and Evidence Communication dell’University of Cambridge, ha osservato:”È importante non interpretare i conteggi per i singoli giorni: i ritardi nella segnalazione possono portare a numeri che variano molto più di quanto ci si aspetterebbe. Ad esempio, uno dei decessi segnalati oggi si sarebbe effettivamente verificato 13 giorni fa”.

Fonte: Mirror

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