Coronavirus, possibile cura con eparina: primi risultati positivi a Piacenza

PIACENZA  –  Dalla provincia di Piacenza una speranza di cura per i pazienti affetti da coronavirus: arrivano i primi riscontri positivi dall’utilizzo di eparina nei casi di polmonite interstiziale dalla sperimentazione che è partita all’ospedale di Castel San Giovanni (Piacenza), il primo ospedale Covid-19 in Italia dal 29 febbraio.

L’idea, spiega la Ausl di Piacenza, nasce dall’intuizione del primario di chirurgia plastica, Marco Stabile, che aveva già utilizzato l’eparina nella cura dei grandi ustionati. La terapia sfrutta da un lato il potere antinfiammatorio dell’eparina e, dall’altro, la sua capacità anticoagulante. Elemento, quest’ultimo, che previene una delle maggiori complicanze osservate nei pazienti Covid positivi: la trombosi diffusa.

Il trend positivo osservato sugli indici di infiammazione, spiega la Ausl, “conferma l’utilità dell’impiego in questa patologia”. Il protocollo della sperimentazione è stato condiviso con l’équipe multidisciplinare dell’ospedale di Castel San Giovanni costituita da cardiologi, internisti, infettivologi, medici di Pronto soccorso, pneumologi, fisiatri, ortopedici, rianimatori, chirurghi generali e plastici ed è applicato dal 17 marzo su più di 150 pazienti ricoverati per polmonite interstiziale.

I risultati, spiega la Ausl, sono “promettenti in termini di miglioramento clinico”. Per questo il protocollo sarà esteso a livello di tutta l’Azienda Usl di Piacenza. L’esperienza in corso, secondo i ricercatori, apre la strada a nuovi protocolli nella cura dei pazienti affetti da coronavirus e potrà essere condivisa con altri ospedali. (Fonte: Ansa)

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