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Coronavirus, dopo: polio e morbillo dilagheranno, tutti i soldi per il Covid

ROMA – Coronavirus distoglie risorse dalla lotta a altre infezioni di massa.

Una volta che la pandemia sarà passata, saranno dolori.

“La poliomielite, il morbillo e altre malattie sono destinate ad aumentare, COVID-19 costringe alla sospensione delle vaccinazioni”.

E’ il titolo di un articolo di Leslie Roberts su Science che mette i brividi.

Punto di partenza è il 24 marzo, quando la Global Polio Eradication ha raccomandato di sospendere le campagne di vaccinazione contro la poliomielite fino alla seconda metà dell’anno.

Due giorni dopo, la World Health Organization’s (OMS) Strategic Advisory Group of Experts on Immunization (SAGE) ha emesso un più ampio richiamo, raccomandando che tutte le campagne di vaccinazione preventive di massa per altre malattie, potevano essere rinviate.

“Qualsiasi campagna di vaccinazione di massa andrebbe contro l’idea di distanziamento sociale”, ha spiegato Alejandro Cravioto della facoltà di medicina alla National Autonomous University of Mexico’s e che presiede SAGE.

Ma gli esperti sostengono che le conseguenze della straziante decisione saranno enormi e dopo che la pandemia si sarà placata, andranno avanti a lungo.

Decisione che va considerata insieme al danno che COVID-19 causerà ai fragili sistemi sanitari di molti paesi.

Sono già in atto campagne di vaccinazione di massa contro una serie di malattie e si fermeranno.

Per molti bambini, le campagne sono l’unica possibilità per garantirsi i vaccini.

Circa 13,5 milioni hanno già perso le vaccinazioni per la poliomielite, morbillo, papillomavirus umano, febbre gialla, colera e meningite.

“Rispetto a oggi, quei numeri aumenteranno”, dice Berkley.

Nel caso della poliomielite, sempre più bambini che vivono nei paesi dove la malattia infettiva è ancora in circolazione rimarranno paralizzati.

E il virus probabilmente si diffonderà anche nei paesi attualmente liberi dalla polio.

La decisione non poteva arrivare in un momento peggiore.

Lo sforzo di eradicazione della poliomielite sta già annaspando a causa delle battute d’arresto in Afghanistan e Pakistan, dove il virus è in aumento, e nelle aree interne dell’Africa, dove si trovano focolai causati dallo stesso vaccino antipolio vivo in una spirale fuori controllo.

Il programma rivaluterà la decisione ogni 2 settimane.

Ventitré paesi hanno già sospeso le campagne anti morbillo, e di conseguenza, 78 milioni di bambini non faranno il vaccino, dice Robb Linkins, un esperto di morbillo del Global Immunization Division of the U.S. Centers for Disease Control and Prevention.

Altri sedici paesi stanno ancora decidendo.

Linkins prevede conseguenze “tragiche”.

Secondo l’OMS, nei paesi poveri il virus potrebbe uccidere dal 3% al 6% dei bambini contagiati, è soprattutto a rischio chi è denutrito.

Nel 2018 il morbillo ha infettato circa 10 milioni e uccisi 140.000: è l’ultimo anno di cui si hanno dati completi.

Poiché il morbillo è estremamente contagioso, a seguito delle sospensioni i numeri dei casi potrebbero aumentare velocemente.

A differenza dell’iniziativa per la poliomielite, SAGE ha smesso di raccomandarlo e i paesi bloccano le campagne per reprimere i focolai di morbillo in corso.

Per ora, le campagne continuano nella Repubblica Democratica del Congo, dove il più grande focolaio del mondo finora si stima abbia ucciso circa 6500 bambini, molto più dell’epidemia di Ebola perdurante nel paese che ha contagiato più di 340.000.

OMS, GAVI e altre organizzazioni sanitarie sottolineano che l’immunizzazione di routine dei singoli bambini nelle cliniche, durante il coronavirus, deve continuare il più possibile.

Ma i sistemi sanitari in molti paesi erano già ridotti e spesso mancano i dispositivi di protezione.

Berkley teme gravi interruzioni dell’immunizzazione di routine in caso gli operatori sanitari vengano trasferiti per curare Covid-19, o si ammalano o muoiono oppure perché i genitori hanno paura di portare i figli in una clinica.

Anche i vaccini possono esaurirsi.

Alcuni paesi stanno già vivendo la carenza di voli a terra e nei confini vicini, dice Berkley.

Altri servizi sanitari essenziali saranno interrotti, afferma Augustin Augier, direttore esecutivo dell’Alliance for International Medical Action (ALIMA).

Ogni anno, ALIMA forma circa 500.000 mamme africane per la diagnosi di malnutrizione acuta, potenzialmente fatale per i loro figli.

Programmi che sono stati sospesi.

Le conseguenze a catena della pandemia “nel mondo saranno molto più forti e più letali per le popolazioni più vulnerabili”, afferma Augier.

Una volta finita la pandemia, attraverso tutti questi programmi, l’obiettivo è recuperare rapidamente il terreno perduto.

Nel frattempo, dice l’OMS, i paesi dovrebbero continuare la sorveglianza per malattie prevenibili con il vaccino così da capire dove si trovano i patogeni circolanti e quali bambini sono maggiormente a rischio. Berkley vede qualche speranza dall’esperienza in Africa occidentale dopo l’epidemia di Ebola del 2014-15.

“C’è stato un flusso finanziario senza precedenti e buona volontà”.

“Una volta terminata Ebola, abbiamo fatto campagne e rafforzato l’immunizzazione di routine. Non solo abbiamo recuperato i livelli di copertura, ma li abbiamo superati”.

Ma quell’epidemia è stata in gran parte limitata a tre paesi, in tutto meno di 25 milioni di persone.

Questa volta, riguarda tutto il mondo. (Fonte: ScienceMag).

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