Coronavirus, foto d'archivio Ansa Coronavirus, foto d'archivio Ansa

Coronavirus, Oms: “La pandemia durerà a lungo. Gli effetti si sentiranno per i decenni a venire”

Coronavirus, Oms: “La pandemia durerà a lungo. Gli effetti si sentiranno per i decenni a venire”.

“La pandemia di coronavirus durerà a lungo.

Servono dunque sforzi a lungo termine e una riposta sostenuta a livello locale e globale” contro il virus.

Lo ha sottolineato il Comitato di emergenza su Covid-19, convocato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il Comitato ha poi espresso “apprezzamento per gli sforzi di risposta alla pandemia dell’Oms e dei suoi partner”, e ha messo in evidenza “la lunga durata prevista di questa pandemia.

Rilevando l’importanza di una risposta sostenuta a livello di comunità nazionale, regionale e globale”.

“La pandemia – le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus – è una crisi sanitaria che si verifica una volta al secolo, i cui effetti si faranno sentire per i decenni a venire”.

Dopo l’incontro il dg ha confermato che Covid-19 “costituisce ancora un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”.

“Molti paesi che credevano di aver superato il peggio – spiega – ora sono alle prese con nuovi focolai.

Alcuni, che erano stati meno colpiti nelle prime settimane, stanno vedendo un numero crescente di casi e morti.

E alcuni Paesi che hanno avuto grandi focolai li hanno controllati”.

Dopo aver esaminato i dati, il Comitato ha concordato all’unanimità che l’epidemia “costituisce ancora un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale”.

Il dottor Tedros, dal canto suo, ha accettato il parere del comitato e ha confermato che Covid-19 resta un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale.

Si tratta del più alto livello di allarme dell’Oms, dichiarato il 30 gennaio scorso, in un periodo in cui c’erano meno di 100 casi e nessun decesso al di fuori della Cina.

Il comitato di emergenza sarà nuovamente convocato entro tre mesi o anche prima, conclude l’Oms, a discrezione del direttore generale. (Fonte: Adnkronos).

 

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