walter ricciardi nella foto Ansa walter ricciardi nella foto Ansa

Coronavirus, Ricciardi: “Covid tornerà in autunno portato dai giovani”

ROMA – “In autunno tornerà l’influenza, è una certezza. Se siamo persone razionali possiamo prevedere che tornerà anche il coronavirus. Dobbiamo aspettarcelo”.

Lo ha detto il direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, Walter Ricciardi, presentando il rapporto Osservasalute 2019, curato dallo stesso Osservatorio.

Secondo Ricciardi, “il rischio è che il virus si diffonda tra i giovani, per assenza di comportamenti cauti, e da loro passi ai loro genitori e nonni”.

“E così torneremmo a una situazione simile a quella che abbiamo avuto, con un sovraffollamento delle strutture sanitarie”.

“Il virus – ha sottolineato Ricciardi – ha la stessa potenzialità e capacità di diffusione e se noi allentiamo la guardia tornerà”.

“Se nel nostro Paese non ci sono più casi gravi è grazie alle misure prese, ai comportamenti cauti degli italiani e all’aumentata capacità di individuare i casi e di dare risposte con le terapie”.

Ricciardi ha, quindi, lanciato un appello alla popolazione a vaccinarsi contro l’influenza:

“Abbiamo bisogno di un’alleanza tra scienza e politica, tra scienza e media”, ha aggiunto.

Ricciardi: “60 per cento contagi avvengono attraverso le mani”

Ricciardi ha proseguito:

“La stragrande maggioranza dei contagi avviene attraverso le mani, quindi lavarle è un’abitudine che può controllare circa il 60% dei contagi, sembra strano perché si bada molto di più alla mascherina”.

“Il distanziamento fisico e il lavaggio delle mani da soli possono evitare quasi il 100% dei contagi” ha detto ancora Ricciardi.

E ancora:

“Se in certe circostanze non si riesce a mantenere le distanze, e questo soprattutto negli ambienti chiusi”, si deve indossare la mascherina.

“Non dobbiamo essere spaventati ma cauti sì, badare alla pulizia delle superfici e intraprendere tutti quei comportamenti utili fino a quando non si avrà il vaccino”.

Ricciardi: “Pandemia finisce dopo 40 giorni a zero casi” 

Il direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha aggiunto che

“Tecnicamente una pandemia si definisce terminata da 40 giorni consecutivi a zero casi nel mondo”.

“Siccome ieri si è avuto il record di singoli casi in un giorno, siamo ben lontani a livello mondiale, ma anche nazionale, dal raggiungere questo obiettivo” ha concluso l’esperto (fonte: Agi, Il Messaggero).

 

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