Coronavirus, Roberto Burioni rilancia il suo appello: “Quarantena per chi viene dalla Cina”

Roberto Burioni chiede quarantena da coronavirus per chi torna da Cina
Roberto Burioni chiede quarantena da coronavirus per chi torna da Cina (Foto archivio ANSA)

MILANO – Roberto Burioni torna a chiedere la quarantena contro il Coronavirus per chi torna dalla Cina. Un appello che l’immunologo aveva già lanciato lo scorso 25 gennaio e che torna a rilanciare dopo il caso del contagiato a Lodi, in Lombardia. 

Burioni su Facebool scrive: “Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”.

Secondo il virologo, la quarantena rappresenta “l’unica misura” ad oggi possibile per fermare il diffondersi del nuovo coronavirus. Intervistato da AdnKronos Salute ribadisce di aver chiesto la quarantena già lo scorso 25 gennaio. Solo pochi giorni fa si era scagliato contro la Regione Toscana, che intendeva accogliere migliaia di persone di ritorno dalla Cina, senza sottoporle all’isolamento, dato che non presentavano i sintomi tipici della malattia. Una scelta che, secondo Burioni, espone “a una pericolosissima catena di contagi. La quarantena non è discriminazione o razzismo, ma l’unica difesa contro questo virus”.

Parlando di Covid-19, Burioni ha detto: “Sappiamo due cose: gli asintomatici possono contagiare, e la quarantena è l’unica difesa”. In due casi infatti sembrerebbe che due persone senza sintomi abbiano trasmesso il virus: “I due che erano stati a Wuhan non manifestavano sintomi chiari, ma, ciononostante, avevano trasmesso l’infezione in forma grave al più debole della propria famiglia”. I

Nel secondo caso, invece, le persone contagiate avevano superato tutti i controlli in Germania: “Il virus che si trovava nella gola di questi due soggetti, completamente sani, era in grado di infettarne altri. Anche qui il cerchio si chiude: niente sintomi, ma infezione e trasmissione possibili. La cosa ancora più preoccupante, ovviamente non per i due soggetti interessati, è che nessuno dei due ha poi sviluppato sintomi chiari”.

Per questo motivo secondo Burioni è necessario mantenere la quarantena e fare attenzione: “Questo non proprio è il momento di fare polemiche. Occorre isolare chi torna dalla Cina, isolare i possibili contatti dei soggetti risultati positivi e bloccare chi arriva. Niente panico. E’ il momento di agire. La quarantena è cruciale e la salute non è di destra o di sinistra”. (Fonte Il Giornale, Facebook e AdnKronos)

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