Coronavirus: Roche lancia una challenge per migliorare la gestione delle cure Coronavirus: Roche lancia una challenge per migliorare la gestione delle cure

Coronavirus: Roche lancia una challenge per migliorare la gestione delle cure

ROMA – L’emergenza sanitaria da coronavirus ha fortemente rivoluzionato processi e prospettive per l’accesso alle cure, con nuove sfide ed esigenze di pazienti e operatori sanitari. Nell’ottica di supportare il Paese e le Istituzioni nella fase di ricostruzione, Roche lancia una nuova challenge all’interno di HealthBuilders.

Si tratta del programma di Open Innovation rivolto a realtà innovative che siano in grado di rispondere ai nuovi bisogni attraverso progetti con validità testata. Un test tramite un Proof of Concept, e i cui risultati siano già evidenti e presentabili.

Durante il lockdown cancellato il 50% delle visite di controllo, così come le procedure ambulatoriali, si sono dimezzate le nuove diagnosi di tumore. Il 64% degli interventi chirurgici è stato rimandato, causando notevoli ritardi, lunghi tempi di attesa per accedere alle prestazioni sanitarie e preoccupazione di pazienti la cui salute è compromessa.

Partendo da queste premesse, HealthBuilders intende ricercare soluzioni che si concentreranno sull’ottimizzazione dei servizi offerti nei centri sanitari, negli ospedali e nelle cliniche specializzate. Ma anche sulla gestione innovativa del paziente e delle cure a lui dedicate.

Qual è l’obiettivo di Roche.

L’obiettivo di Roche è quello di sviluppare, insieme alle realtà più all’avanguardia a livello internazionale, progetti che creino maggiore efficienza nei processi e nella fornitura di servizi.

Come soluzioni per la riduzione del tempo di attesa all’interno della struttura, il supporto logistico dei pazienti per raggiungere in sicurezza i centri.

E ancora, il sostegno e l’ottimizzazione del percorso di cura per nuove diagnosi, il miglioramento dei servizi erogati dalla struttura per evitare assembramenti.

Ma anche la gestione di screening ed esami preventivi per diagnosi di patologie in fase precoce, la delocalizzazione delle cure ospedaliere, il monitoraggio e il supporto a domicilio o in remoto dei pazienti.

La prima edizione ha raccolto circa 140 progetti provenienti da 5 Paesi diversi e attualmente Roche collabora con molte delle realtà che si sono candidate. Candidate per la realizzazione di servizi rivolti a medici e pazienti che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza sanitaria.

Come Ugo, start up partner di Roche immediatamente reclutata a inizio emergenza per studiare soluzioni che minimizzassero gli spostamenti dei pazienti e dei loro caregiver. Nuvoair che ha messo a punto uno spirometro digitale e una app per il monitoraggio del paziente con problemi respiratori. Frazie a un percorso di accelerazione ha adattato la soluzione tecnologica al paziente con fibrosi cistica, particolarmente esposto ai sintomi da COVID-19. PatchAI con cui Roche ha recentemente lanciato Smart Health Companion, una soluzione digitale per il monitoraggio e la cura del paziente onco-ematologico anche a distanza. (Fonte Agi).

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