Coronavirus, Sileri: "Preoccupato da pranzi in famiglia e con amici. Stadi? Per me sì anche a più di mille persone" Coronavirus, Sileri: "Preoccupato da pranzi in famiglia e con amici. Stadi? Per me sì anche a più di mille persone"

Coronavirus, Sileri: “Preoccupato da pranzi in famiglia e con amici. Stadi? Per me sì anche a più di mille persone”

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri sul coronavirus: “Sono preoccupato da pranzi in famiglia e con amici. Gli stadi? Sì alla riapertura anche a più di mille persone” 

“Per il contagio da coronavirus sono preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e dalle cene con amici”: a dirlo è il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. 

Intervistato da InBlu Radio, il network delle radio della Cei, Sileri ha ricordato: “Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perché ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Oggi sono molto più preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e delle cene con amici. Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso questo è un errore che non deve essere commesso”.

“Faccio fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo, quando il virus ci ha attaccato alle spalle”.  

Sileri: “I contagi saliranno ma l’aumento sarà controllato”

“La circolazione del virus aumenterà, è innegabile. I contagi continueranno a salire, però lo faranno in modo graduale, con una crescita controllata attraverso tamponi e sorveglianza. I focolai saranno tantissimi e ci sarà anche una sovrapposizione con le sindromi influenzali. Ma non dobbiamo preoccuparci”.

“Quando si parla di seconda ondata si innesca il panico – ha continuato Sileri – la seconda ondata che vivremo in tutto il mondo difficilmente sarà come quella di febbraio e marzo perché significherebbe non usare la mascherina, non lavarsi le mani e stare vicini. E poi oggi abbiamo la sorveglianza con i tamponi”.

“Sì alla riapertura degli stadi, mille posti sono pochi”

Il viceministro ha commentato anche la decisione relativa alla riapertura parziale degli stadi agli spettatori. “A maggio ero contrario perché secondo me era troppo presto. Però poi visto l’andamento dei contagi, con numeri sotto controllo, si trattava solo di aspettare. E’ giusta, ora, la decisione di riaprire gli stadi, ovviamente non con la capienza completa. Ritengo però che siano troppo pochi mille posti”, ha detto a Cusano Italia Tv.

“Io – ha proseguito Sileri – sono per una riapertura graduale degli stadi, che consenta un utilizzo dello stadio con le dovute misure di sicurezza: la distanza, l’uso della mascherina, e con la capienza che può andare via via aumentando. E’ chiaro che una riapertura totale in questo periodo non potrà esserci”. (Fonte: Ansa)
 

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