Coronavirus, sintomi gastrointestinali nei bambini possibile campanello d'allarme Coronavirus, sintomi gastrointestinali nei bambini possibile campanello d'allarme

Coronavirus, sintomi gastrointestinali nei bambini possibile campanello d’allarme

ROMA – Sintomi gastrointestinali, come diarrea o nausea, associati a febbre e a una potenziale esposizione al nuovo coronavirus, potrebbero indicare che i bambini sono stati contagiati, nonostante l’assenza di tosse.

Lo sostengono in uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Pediatrics gli esperti del Tongji Hospital di Wuhan, in Cina, secondo i quali è importante sottolineare che i recettori che facilitano l’ingresso del virus nelle cellule si trovano anche nel tratto intestinale.

“La maggior parte dei bambini affetti da Covid-19 sperimenta i sintomi in maniera lieve, i pochi casi gravi solitamente presentavano altre patologie di base”, spiega Wenbin Li del Dipartimento di Pediatria presso il Tongji Hospital, specificando che è facile non diagnosticare la malattia quando i sintomi iniziali non corrispondono a quelli comuni.

“Sulla base della nostra esperienza con Covid-19, nelle regioni in cui questo virus è epidemico, i bambini che soffrono di sintomi del tratto digestivo, associati a febbre e/o alla possibilità di esposizione al morbo, dovrebbero essere quantomeno testati”, prosegue il ricercatore.

“Speriamo che il nostro studio, che analizza le caratteristiche cliniche dei bambini ricoverati a cui è stato poi diagnosticato Covid-19, possa essere utile per i medici nella diagnosi precoce della malattia.

Questa correlazione potrebbe essere spiegata osservando che il recettore ACE-2, che facilita l’infezione, si può trovare sia nei polmoni che nel tratto intestinale“, commenta ancora l’esperto, ricordando poi che i test possono produrre falsi positivi.

“Saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare i nostri risultati, speriamo che la scienza possa progredire velocemente su questo fronte per comprendere appieno le caratteristiche della pandemia”, conclude l’esperto. (fonte AGI)

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