Cosmetici, allergie aumentate del 10%: sotto accusa i conservanti

Cosmetici, allergie aumentate del 10%: sotto accusa i conservanti
Cosmetici, allergie aumentate del 10%: sotto accusa i conservanti

ROMA – Due conservanti, comunemente usati nei cosmetici e in alcuni detersivi, potrebbero essere responsabili di una ‘epidemia‘ di reazioni allergiche della pelle che, negli ultimi due anni, sono cresciute fino al 10%. Lo sostengono i dermatologi inglesi che al congresso della British association of dermatologists svoltosi a Liverpool, hanno invitato la Commissione europea a rivedere ulteriormente i limiti nell’uso di tali composti, la cui concentrazione di impiego è stata peraltro già notevolmente ridotta dall’Unione europea.

Si tratta del methylisothiazolinone e del methylchloroisothiazolinone, due conservanti usati nelle salviettine di pulizia, detergenti, tonici, gel per doccia, schiume da barba, prodotti per capelli e mascara per occhi, oltre che nei detersivi liquidi per piatti. Secondo un’indagine svolta al Leeds Centre for Dermatology e presentata al congresso di Liverpool entrambi i composti sono responsabili di un incremento delle allergie da contatto del 6,2% negli ultimi tre anni. Secondo un’altra ricerca, svolta al St. Thomas’ Hospital di Londra e presentata allo stesso meeting, l’aumento delle allergie da contatto scatenata dal methylisothiazolinone è aumentata rapidamente in due anni. I medici del St. Thomas segnalavano un caso nel 2010, 33 casi nel 2012. ”In Inghilterra il tasso di allergie dovuto ai due conservanti e’ aumentato negli anni ed attualmente è vicino al 10%, in alcuni casi anche più alto. Sarebbe bene rivedere l’uso di tali ingredienti”, ha dichiarato David Orton, presidente della British society of cutaneous allergy. ”Molti pazienti hanno sofferto di dermatiti persistenti sul volto, chiediamo alle industrie di non attendere futuri divieti imposti dalle legge ma di agire prima eliminando questi ingredienti spontaneamente”, ha sottolineato John McFadden, dermatologo consulente del St Thomas’ hospital di Londra.

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