Covid-19, vaccino spray nasale forse più efficace di quello tradizionali: la teoria dello scienziato inglese Covid-19, vaccino spray nasale forse più efficace di quello tradizionali: la teoria dello scienziato inglese

Covid-19, vaccino spray nasale forse più efficace di quello tradizionali: la teoria dello scienziato inglese

Per prevenire il Covid-19 il vaccino spray nel naso potrebbe essere più efficace della modalità tradizionale. E’ quanto sostiene lo scienziato britannico Peter Openshaw. Uno spruzzo intranasale anziché l’iniezione sul braccio potrebbe bloccare con più efficacia i futuri casi.

Openshaw, docente di medicina sperimentale all’Imperial College London, ha spiegato che il vaccino spray contro il Covid-19 è la “strada razionale da percorrere”.

Ha inoltre affermato che l’obiettivo principale è quello di bloccare  “la replicazione nel naso e dunque prevenire la diffusione”.

Il vaccino spray contro il Covid-19

Parlando al programma BBC Today, ha detto: “Abbiamo bisogno di sviluppare vaccini che si basino, ad esempio, su spray nasali e inducano quella che chiamiamo risposta immunitaria della mucosa. In termini di anticorpi, i vaccini che vengono attualmente somministrati attraverso un’ iniezione inducono un’ottima risposta nel flusso sanguigno e proteggono anche abbastanza bene i polmoni. Ma in futuro, in un’ottica di prevenzione. ottenere una risposta immunitaria a livello delle mucose nasali sarebbe un ottimo modo per sviluppare vaccini”.

Covid-19, nel Regno Unito preoccupa la variante sudafricana

Il giudizio di Openshaw arriva in un momento in cui nel Regno Unito a preoccupare è la variante sudafricana. Uno studio su 2.000 persone ha dimostrato che il vaccino di Oxford AstraZeneca offre soltanto una protezione minima contro malattie lievi dovute al ceppo.

Ma gli esperti sono ottimisti sul fatto che il vaccino bloccherà le forme gravi e i ricoveri. Tuttavia, lo studio indica che se la variante diventerà più comune, il vaccino di Oxford non ne rallenterà la diffusione.

Nel Regno Unito finora sono stati rilevati solo 147 casi, ma Mike Tildesley, membro del SAGE, ha affermato che è “molto probabile” che nel paese, il ceppo sudafricano sia già ampiamente diffuso.

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