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Decreto droga, governo mette fiducia alla Camera. Ncd chiede modifiche al Senato

di Daniela Lauria |28 Aprile 2014 22:03

Decreto droga, governo mette fiducia alla Camera. Ncd chiede modifiche al Senato

ROMA – Il governo mette la fiducia alla Camera sul cosiddetto dl Lorenzin, il decreto legge sui farmaci off label e la droga, reso necessario dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la legge Fini-Giovanardi. Lo ha annunciato il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, sottolineando l’urgenza “visti i tempi strettissimi”. Ma Ncd si è detta critica al riguardo e pensa alle modifiche da apportare in Senato.

La questione di fiducia verrà posta venerdì 29 aprile alle 18 nell’aula di Montecitorio, mercoledì mattina è previsto invece il voto finale. Per i relatori Donatella Ferranti (Pd) e Pierpaolo Vargiu (Sc) si tratta di “un provvedimento equilibrato dopo un ottimo lavoro”. Ma l’alleato di governo, Ncd, resta scettico sul provvedimento e già annuncia modifiche in Senato. L’ex ministro Nunzia De Girolamo ha detto:

“La cannabis geneticamente modificata non può essere considerata una droga leggera poichè contiene un livello di thc estremamente superiore rispetto al prodotto naturale. Gli effetti che seguono alla sua assunzione sono devastanti. Rivedere la legge Fini-Giovanardi non può celare la legittimazione all’uso di una sostanza comunque categorizzata come uno stupefacente. Il testo passato alla Camera può certamente essere migliorato in Senato. Il messaggio da lanciare dev’essere rivolto alla tutela della vita. Sempre”.

Il testo nella bozza attuale se approvato in aula alla Camera giungerà al Senato con molte novità rispetto al dl 36/2014, cosiddetto dl Lorenzin. Completamente riscritto l’articolo sull’utilizzo off label dei farmaci, tramite un emendamento dei relatori di maggioranza Vargiu (Sc) e Ferranti (Pd) che raccoglie molte delle osservazioni fatte, in Commissioni riunite, da maggioranza e opposizione. La nuova versione, infatti, non prevede l’obbligo di sperimentazione da parte dell’Agenzia del Farmaco (Aifa) e offre un’ampia possibilità di accesso a farmaci più economici rispetto a quelli utilizzati per le stesse cure secondo le indicazioni terapeutiche previste dal bugiardino.

Quanto alla parte relativa agli stupefacenti, la cui decretazione d’urgenza era stata dettata dalla sentenza della Consulta che ha bocciato la Fini-Giovanardi, oltre ad esser reintrodotte e rimodellate le distinzioni tra droghe leggere e pesanti, con il ricollocamento della marijuana nel primo gruppo, spicca la riduzione di pena per il piccolo spaccio a 4 anni, escludendo di fatto la reclusione in carcere. Inoltre vengono reintrodotti i lavori di pubblica utilità ed è infine prevista la riduzione di sanzioni per l’uso personale.

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