Diabete 2, non basta tenere a bada la glicemia. Contano gli stili di vita

Diabete 2, non basta tenere a bada la glicemia. Contano gli stili di vita
Diabete 2, non basta tenere a bada la glicemia. Contano gli stili di vita (Foto archivio Ansa)

ROMA – Non basta tenere sotto controllo la glicemia per curare il diabete di tipo 2. Serve anche mantenere un adeguato stile di vita per scongiurare importanti fattori di rischio cardiovascolare come obesità e pressione arteriosa. A questo mira la campagna “spingersi ore” presentata da Msd Italia e rivolta a pazienti e caregivers. Con l’hashtag #spingersioltre è online da ieri, giovedì 5 dicembre, sui principali social di Msd Salute.

Goffredo Freddi Executive Director Policy and Communication Msd Italia spiega: “Abbiamo deciso di realizzare questa Campagna informativa social perché se si vuole davvero fare la differenza nella vita delle persone bisogna cercare di soddisfare i bisogni di salute a 360 gradi. Per una persona con diabete e per i suoi familiari, una corretta informazione è un bisogno di salute. Abbiamo raccolto la sfida di fornire un’informazione scientifica corretta, con un linguaggio adatto ai social e facilmente alla portata di tutti perché riteniamo che sia un gesto di responsabilità sociale”.

La quota delle persone con diabete che dichiarano di stare in buona salute è più bassa della media della popolazione, hanno ricordato gli esperti alla presentazione della campagna. E questo è dovuto al fatto che il diabete si accompagna spesso ad altre patologie come obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari, problemi renali.

“Non basta dire diabete per identificare un paziente” ha detto Domenico Mannino, Direttore di Diabetologia ed Endocrinologia del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria. “Non bisogna mai dimenticare che i pazienti non sono tutti uguali, per questo l’approccio è sempre più personalizzato e il legame che si stringe con il diabetologo sempre più stretto. I pazienti chiedono consigli a 360° perché il diabete è qualcosa che riempie la vita di una persona, in tutti i suoi aspetti. È un’alleanza, quella paziente-diabetologo, sempre più importante e di questo dobbiamo tenere conto”.

Fonte: Ansa

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