Diabete, alimenti ricchi di flavonoidi riducono il rischio fino al 28%

redazione salute
Pubblicato il 31 Maggio 2024 - 11:31
Diabete

Diabete, foto ANSA

Una nuova ricerca ha rivelato che aumentare il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi può ridurre significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, fino al 28%. I flavonoidi, composti polifenolici presenti in molte piante, hanno dimostrato di avere effetti benefici sulla salute umana, in particolare sul metabolismo del glucosio e la sensibilità all’insulina. 

Cosa sono i flavonoidi?

I flavonoidi sono una vasta classe di composti polifenolici presenti in molte piante. Si dividono in sei sottoclassi principali: flavanoni, flavoni, flavan-3-oli, flavonoli, antociani e isoflavoni. Questi composti sono noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che possono contribuire a numerosi benefici per la salute. In particolare, i flavonoidi possono migliorare la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio, due fattori chiave nella prevenzione e gestione del diabete di tipo 2.

Diabete e flavonoidi, lo studio 

Uno studio recente ha analizzato i dati di 113.097 partecipanti alla Biobank del Regno Unito, una vasta coorte di popolazione che ha reclutato oltre 500.000 adulti tra il 2006 e il 2010. L’assunzione di flavonoidi è stata valutata attraverso due o più sondaggi dietetici delle 24 ore, e i dati sono stati analizzati utilizzando i database del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Dieci alimenti ricchi di flavonoidi sono stati selezionati in base al consumo medio giornaliero, e un punteggio Flavodiet (FDS) è stato calcolato sommando le porzioni di questi dieci alimenti.

L’analisi ha rivelato che un maggiore consumo di alimenti ricchi di flavonoidi era più comune tra le partecipanti di sesso femminile, gli individui più anziani, coloro che erano fisicamente attivi e quelli con livelli di istruzione più elevati. L’assunzione media giornaliera di flavonoidi era di 805,7 milligrammi. Tra le sottoclassi di flavonoidi, i polimeri – comprese le proantocianidine – e i flavan-3-oli hanno fornito il contributo più significativo, rappresentando rispettivamente il 67% e il 22% dell’assunzione totale. Il tè era la fonte primaria di queste sottoclassi. I flavoni, derivati principalmente dai peperoni, hanno contribuito in misura minima all’apporto totale di flavonoidi.

Due esperti, Megan Hilbert e Kelsey Costa, hanno sottolineato l’importanza di questi risultati. Hilbert ha affermato che i flavonoidi aiutano a ridurre l’infiammazione e a mantenere un peso sano, riducendo così il rischio di diabete di tipo 2. Costa ha aggiunto che i flavonoidi possono prevenire e gestire il diabete regolando il metabolismo del glucosio, migliorando la segnalazione e la secrezione di insulina, riducendo lo stress ossidativo e ottimizzando i profili lipidici.

Effetti dei flavonoidi sul rischio di diabete 2

Lo studio ha dimostrato che un Flavodiet Score (FDS) più alto – equivalente al consumo di sei porzioni di cibi ricchi di flavonoidi al giorno – era collegato a un rischio inferiore del 28% di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a un FDS inferiore di una porzione al giorno. Inoltre, ogni porzione giornaliera aggiuntiva di alimenti ricchi di flavonoidi riduceva il rischio di diabete del 6%. In particolare, quattro porzioni di tè nero o verde al giorno erano collegate a un rischio inferiore del 21%, una porzione al giorno di frutti di bosco era associata a un rischio inferiore del 15%, e una porzione al giorno di mele era associata a un rischio inferiore del 12%.

Meccanismi di azione dei flavonoidi

I flavonoidi esercitano i loro effetti benefici attraverso vari meccanismi. Essi riducono l’infiammazione, aiutano il controllo dello zucchero nel sangue, migliorano la secrezione e la segnalazione dell’insulina, e favoriscono il trasporto e il metabolismo del glucosio. L’analisi dello studio ha identificato l’indice di massa corporea (BMI), il fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1), la proteina C-reattiva, la cistatina C, l’urato, la gamma-glutamil transferasi (GGT) e l’alanina aminotransferasi (ALT) come potenziali mediatori.

Uno dei fattori chiave nella riduzione del rischio di diabete di tipo 2 è il controllo del peso. I flavonoidi possono aiutare a ridurre il tessuto adiposo in eccesso, che è pro-infiammatorio, e a ridurre il tessuto adiposo che circonda il tessuto muscolare liscio, consentendo un miglior assorbimento del glucosio nel sangue da parte delle cellule muscolari. Questo aiuta il corpo a elaborare gli zuccheri nel sangue in modo più efficace, riducendo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Consigli dietetici

Per ridurre il rischio di diabete di tipo 2, è consigliabile aumentare l’assunzione di cibi ricchi di flavonoidi. Questi includono frutti di bosco, mele, tè nero e verde, uva, arance, pompelmi, peperoni dolci, cipolle, e cioccolato fondente almeno al 70%. Un consumo regolare di questi alimenti può offrire sostanziali benefici per la salute.

Limitazioni dello studio

Sebbene lo studio fornisca prove solide sul ruolo dei flavonoidi nella riduzione del rischio di diabete di tipo 2, ci sono alcune limitazioni. La popolazione dello studio era composta principalmente da adulti britannici di mezza età, il che potrebbe limitare la generalizzabilità dei risultati ad altre popolazioni. Inoltre, il consumo di flavonoidi è stato auto-riferito, il che potrebbe introdurre bias.

Raccomandazioni pratiche

Per massimizzare i benefici dei flavonoidi nella prevenzione del diabete di tipo 2, è consigliabile consumare una varietà di alimenti ricchi di questi composti. Sei porzioni giornaliere di alimenti come frutti di bosco, mele, tè nero e verde, uva, arance, pompelmi, peperoni dolci, cipolle, e cioccolato fondente possono offrire protezione contro il diabete. Incorporare questi alimenti in una dieta equilibrata e uno stile di vita sano è un passo importante verso il miglioramento della salute generale e la riduzione del rischio di malattie croniche.