Diabete tipo 2 non è più una malattia dell'età adulta: 1 ogni 8 casi sono giovani a rischio obesità Diabete tipo 2 non è più una malattia dell'età adulta: 1 ogni 8 casi sono giovani a rischio obesità

Diabete tipo 2 non è più una malattia dell’età adulta: 1 ogni 8 casi sono giovani a rischio obesità

Diabete tipo 2 non è più una malattia dell'età adulta: 1 ogni 8 casi sono giovani a rischio obesità
Diabete tipo 2 non è più una malattia dell’età adulta: 1 ogni 8 casi sono giovani a rischio obesità

ROMA – A causa dell’obesità sta aumentando a un ritmo vertiginoso il numero di persone, tra i 18 e 40 anni, a cui viene diagnosticato il diabete di tipo 2: è quanto emerge da uno studio dell’University of Leicester e la Melbourne University. Lo studio ha scoperto che i pazienti tra i 18 e i 40 anni, è a rischio obesità rispetto a chi sviluppa il diabete di tipo 2 solo in età avanzata. Ma non solo: una pressione sanguigna e colesterolo “cattivo” più alti che li espongono a un maggior rischio di infarto e ictus.

È emerso che la fascia di età 18-40 anni ha rappresentato il 12,5% dei casi di diabete di tipo 2 diagnosticati nel 2017: superiore quasi di un terzo al tasso del 9,5% del 2000. Sanjoy Paul, un professore di Melbourne, ha avvertito che il diabete “a esordio giovanile” è particolarmente aggressivo e richiede farmaci extra. “Consiglierei ai giovani con diabete di tipo 2 di assumere le statine”.

Il messaggio per i medici di base sarebbe il seguente: se ci sono persone con lipidi molto alti e colesterolo alto è necessario intervenire indipendentemente dall’età. Lo studio ha scoperto che quasi tre quarti degli adulti più giovani con diabete di tipo 2 presentavano livelli pericolosamente alti di colesterolo “cattivo” a bassa densità di lipoproteine (LDL), ma solo il 4% assumeva farmaci ipolipemizzanti come le statine.

La ricerca ha inoltre mostrato che quasi tre quarti dei pazienti erano obesi, rispetto a meno della metà di quelli con diagnosi di tipo 2 intorno ai 70 anni. E il 58% degli under 40 aveva livelli pericolosamente alti di zucchero nel sangue rispetto al 34% nella fascia di età più alta. Tam Fry del National Obesity Forum ha dichiarato: “Venti anni fa il diabete di tipo 2 era considerato una malattia di mezza età. Ma ora non più”.

“L’obesità è un comprovato indicatore del diabete e ogni bambino a rischio di questa grave malattia deve essere individuato prima che si manifesti. Rilevare l’IMC, indice di massa corporea, di routine è il modo più efficiente per capirlo”. Faye Riley del Diabetes UK ha spiegato: “Il diabete di tipo 2 è grave e questa ricerca sottolinea la natura particolarmente pericolosa della malattia in giovane età. E’ noto che il tipo 2 è particolarmente aggressivo nei giovani che hanno maggiori probabilità di sviluppare complicazioni e rispondere male alle cure”.

“Sebbene la storia familiare e l’etnia abbiano un ruolo, esiste un chiaro legame tra la crescita dei girovita e la crescente prevalenza del diabete di tipo 2 nei giovani. C’è bisogno di iniziative urgenti per affrontare l’emergenza dell’obesità”.

Fonte: Daily Mail

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