Dieta a base di pesce riduce del 40% il rischio di mortalità precoce

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2018 - 06:43 OLTRE 6 MESI FA
Dieta a base di pesce riduce del 40% il rischio di mortalità precoce (foto Ansa)

Dieta a base di pesce riduce del 40% il rischio di mortalità precoce (foto Ansa)

ROMA – Una dieta a base di pesce ridurrebbe del 40% il rischio di mortalità precoce. E’ quanto [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] indica una nuova ricerca dell’Università di Zhejiang da cui emerge che nutrirsi con elevate quantità di salmone, merluzzo bianco ed eglefino, o asinello, riduce del 38% il rischio di decesso nelle donne affette da morbo di Alzheimer, mentre per gli uomini una dieta a base di pesce diminuisce del 37% il rischio di morte causata da malattie croniche del fegato.
Precedenti studi, indicano che gli omega-3 presenti nei pesci, aiutano a ridurre l’infiammazione, dimunendo il rischio di contrarre il cancro e malattie cardiache.

I benefici dell’omega-3 si ottengono solo se il pesce è cotto, grigliato o al vapore mentre la frittura, per le donne aumenta il rischio di decesso per cause cardiache o polmonari e per gli uomini annulla qualsiasi beneficio derivato dagli omega-3.
Si ritiene che questo sia dovuto al fatto che la frittura sia alla base dello sviluppo di acidi grassi trans, che aumentano i livelli di calorie nei pasti.

Per 16 anni, il team dell’Università di Zhejiang, ha esaminato 240.729 uomini e 180.580 donne, le diete dei partecipanti sono state valutate tramite questionari alimentari e hanno monitorato il loro stato di salute.
Dei partecipanti, 54.230 uomini e 30.882 donne sono morti durante lo studio.
I risultati inoltre indicano che gli uomini che mangiano grandi quantità di pesce hanno il 10% in meno di probabilità di morire per malattie cardiache, il 6% in meno di cancro e il 20% in meno rispetto a quelli che ne consumano minori quantità.
Una dieta a base di pesce, nelle donne riduce del 10% il rischio di morire a causa di malattie cardiache.
Quando i ricercatori hanno esaminato in modo specifico le assunzioni di omega-3 dei partecipanti, hanno scoperto che uomini e donne con i livelli più alti avevano rispettivamente il 15 e il 18% di probabilità in meno di morire per malattie cardiache.