Droga, eroina: se ne esce solo con trattamenti lunghi a scalare. Senza si muore

Droga, eroina: se ne esce solo con trattamenti lunghi a scalare. Senza si muore
Droga, eroina: se ne esce solo con trattamenti lunghi a scalare. Senza si muore

ROMA – Il primo studio di lunga durata sulla dipendenza da eroina rivela che sono i programmi di trattamento di lungo termine ad avere la maggiore possibilità di successo nel recupero dalla dipendenza. La ricerca del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell’Università del Nuovo Galles del Sud (Australia) ha seguito oltre 400 consumatori di eroina per 11 anni, fra il 2001 e il 2012. I programmi di lungo termine si sono dimostrati più efficaci, conclude lo studio.

Terapia di mantenimento. “Quello che funziona è un trattamento stabile e di lungo termine, che sia una terapia di mantenimento, in cui vengono somministrati sostituti come metadone o buprenorfina, o di riabilitazione residenziale”, scrive il responsabile dello studio, Shane Darke, sul sito dell’Università. “E’ importante capire che i trattamenti di breve termine come la detossicazione, aggravano di fatto il rischio di morte”, aggiunge.

Lo studio ha registrato inoltre una drastica riduzione del crimine fra chi si sottopone a un trattamento di lungo termine: all’inizio dello studio nel 2001, il 24% del gruppo dipendeva dal crimine come fonte principale di reddito. Undici anni dopo, solo il due percento commetteva reati per comprare droga.

Crimini e droga, una percezione sbagliata. Molte persone hanno una comprensione errata sui legami fra crimine e uso di eroina, sostiene Darke. “Si pensa che gli assuntori di eroina siano solo dei criminali che usano la droga, ma quello che sappiamo sull’eroina è che le persone commettono reati per procurarsi il denaro per comprarla. Non trovano piacere nel commettere un reato, è una vita dura”.    Lo studio indica inoltre che il 24% degli assuntori aveva subito una depressione grave. Senza un approccio di lungo termine nel trattare la depressione oltre che la tossicodipendenza, molti trattamenti di recupero sono destinati a fallire, avverte Darke.

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