Droga: spinelli per under 35, cocaina per gli operai, psicofarmaci per le donne

marijuanaROMA – Aumenta l’utilizzo di cannabis tra gli under 35, cocaina tra gli operai, psicofarmaci tra le donne, anfetamine tra gli adulti. E, in modo trasversale, dilaga il gioco d’azzardo. E’ il quadro che emerge dallo studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) condotto Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. Tre milioni e mezzo di italiani, soprattutto giovani under 35, hanno fatto uso di cannabis nell’ultimo anno, ovvero l’8,7% della popolazione, un dato che supera di parecchio la media degli altri Paesi europei, pari al 6,7%, ovvero 22 milioni.

Sono invece 1,5 milioni i nostri connazionali che l’hanno utilizzata almeno una volta nell’ultimo mese, ovvero il 3,9% della popolazione, a fronte di una media europea anche in questo caso più bassa, il 3,6%. Se si esclude l’alcol, la marijuana resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia e in Europa, subito seguita dalla cocaina. Anche rispetto al consumo di ‘polvere bianca’ l’Italia mostra cifre più alte della media: ne hanno fatto uso quasi 4 milioni di europei (1,2%) e circa 520mila italiani (1,3%), sempre più spesso operai.

Non è più sulle pagine di cronaca dei giornali ma non è scomparsa dalle strade: l’eroina è ancora usata da circa 160mila persone (0,4%), soprattutto giovanissimi. Sono invece sempre più avanti con l’età coloro che utilizzano droghe sintetiche: 120mila gli italiani di 15-64 anni che hanno fatto uso di anfetamine(0,3%), altrettanti hanno assunto ecstasy e allucinogeni. Prende man mano spazio, inoltre, una ‘droga’ che sembra più innocua in quanto prescritta: gli psicofarmaci, utilizzati, nel 2011, oltre undici milioni di persone, in maggioranza donne.

In particolare, circa 5 milioni hanno fatto ricorso a tranquillanti e ansiolitici, ovvero il 12,8% della popolazione, 4 milioni hanno preso sonniferi (10%) e 2,2 milioni gli antidepressivi (5,5%). soprattutto donne. Se queste ultime trovano una soluzione negli psicofarmaci, gli uomini si rivolgono all’alcool. Nell’ultimo mese, quasi 1,5 milioni di italiani (5,4%) ha assunto sei o più bevande alcoliche in una sola occasione, e gli uomini sono quasi il triplo delle donne: 8,8% contro 2,9%. Il consumo di tabacco, invece, è in diminuzione ma ancora diffuso: non rinuncia a fumare 31,4% della popolazione, 12,5 milioni. Per un vizio che retrocede ce n’è uno che avanza creando una vera e propria emergenza socio-sanitaria, il gioco d’azzardo. In Italia, quasi la metà (47%) della popolazione tra 15 e 64 anni ha giocato almeno una volta: se l’11% sono giocatori ‘a basso rischio’, il 4,3% è ‘a rischio moderato’ mentre 250.000 quelli ‘problematici’.

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