Ebola, medico italiano curato con farmaco e plasma dei guariti

Ebola, medico italiano curato con farmaco e plasma dei guariti
Ebola, medico italiano curato con farmaco e plasma dei guariti

ROMA – Un farmaco antivirale sperimentale e il plasma dei convalescenti che stanno guarendo dal virus Ebola. Questa la terapia per il medico italiano di Emergency ricoverato allo Spallanzani a Roma dal 24 novembre.

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, ha spiegato che le condizioni del paziente sono peggiorate:

“I parametri della funzionalità epatica e renale sono normali. Nel corso della notte c’è stato tuttavia un progressivo miglioramento con riduzione marcata della temperatura. Al momento la pressione è normale, il paziente è vigile e collaborante, è in grado di deambulare autonomamente nella stanza ed interagisce positivamente con il personale sanitario. Non presenta nuovi sintomi caratteristici della malattia, in particolare non ha manifestazioni emorragiche”.

Ippolito spiega che la terapia non è composta da un cocktail di 6 farmaci:

“Vorrei precisare che il paziente non è in cura con un cocktail di 6 farmaci: usiamo solo un antivirale più il plasma di persone che hanno avuto Ebola e che l’hanno superata, il resto fa parte della normale terapia di supporto”.

Rispetto ai farmaci utilizzati, ha affermato Ippolito durante l’incontro con la stampa per rendere note le condizioni cliniche odierne del paziente zero,

“siamo riusciti ad avere farmaci in meno di 24 ore da una parte all’altra del globo. E’ stato un grande successo del modello organizzativo del Paese, e abbiamo avuto una grandissima collaborazione internazionale”.

Il plasma “prezioso” utilizzato per il paziente, ha aggiunto,

“è arrivato dalla Spagna grazie ad una catena di supporto e solidarietà. Il tutto è stato effettuato con una grande partecipazione umana”.

Ma ha precisato che non si tratta dell’infermiera spagnola:

“non ho mai detto che si tratta di quello dell’infermiera spagnola guarita da Ebola: è plasma di persone guarite dalla malattia. Il tempo ci dirà qual è la situazione”.

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