Ebola, sperma contagioso anche 6 mesi dopo la guarigione

Ebola, sperma contagioso anche 6 mesi dopo la guarigione
Ebola, sperma contagioso anche 6 mesi dopo la guarigione

ROMA – Sesso e masturbazione rischiano di vanificare gli sforzi di eradicare il temutissimo virus Ebola in Africa Occidentale. Ad essere pericoloso non è l’atto sessuale in sé ma lo sperma delle persone sopravvissute a Ebola che resterebbe contagioso fino a sei mesi dopo la guarigione. Il che vuol dire che si può essere esposti al contagio anche attraverso lenzuola e asciugamani sporchi.

A dare l’allarme è uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e condotto su un campione di 200 sopravvissuti. Non si tratta di dati ufficiali ma a detta di un medico, intervistato dalla Reuters in forma anonima, circa la metà del campione presentava ancora tracce del virus nel proprio sperma sei mesi dopo la guarigione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva stimato di riuscire a debellare l’epidemia mortale entro la fine dell’anno, ma ci sono alcuni isolati focolai che persistono nelle zone assediate dalla malattia. E la trasmissione via sperma potrebbe essere una spiegazione. Secondo Bruce Alyward a capo della task force su Ebola dell’Oms è consigliabile a tutti i sopravvissuti di sesso maschile di sottoporsi al test tre mesi dopo il contagio e poi ogni mese successivo fino a quando il rischio di trasmettere il virus non è scongiurato.

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