Fondazione Buzzi presenta il progetto del Nuovo e Grande Ospedale Buzzi: cura e ricerca all’avanguardia per bambini malati

Fondazione Buzzi presenta il progetto del Nuovo e Grande Ospedale Buzzi: cura e ricerca all'avanguardia per bambini malati
Fondazione Buzzi presenta il progetto del Nuovo e Grande Ospedale Buzzi: cura e ricerca all’avanguardia per bambini malati (Il presidente di Fondazione Buzzi, Stefano Simontacchi)

MILANO  –  Un bambino malato che deve essere ricoverato in ospedale, nel reparto di rianimazione, in Italia nel 70 per cento dei casi non finisce in un reparto pediatrico, bensì in uno di terapia intensiva per adulti. E di conseguenza ha meno possibilità di sopravvivenza rispetto ai bambini ricoverati in terapia intensiva pediatrica. Questo dicono i dati esposti oggi, 13 febbraio, a Milano in occasione della presentazione del progetto del Nuovo e Grande Ospedale Buzzi. Dati che ricordano perché l’antico ospedale pediatrico milanese voglia diventare un punto di riferimento italiano ed europeo nell’ambito della medicina e chirurgia pediatrica. 

Alla presentazione nella spettacolare Sala del Convento del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano il presidente di Fondazione Buzzi, Stefano Simontacchi, ha illustrato la situazione che si presenta ai bambini che hanno bisogno di cure: la metà degli esami diagnostici radiologici sui piccoli in Italia viene effettuata in ospedali per adulti, con conseguente carico di radiazioni commisurato. Per quanto riguarda Milano, il 75% delle tac su bambini vengono effettuati in ospedali per adulti. Un discorso analogo riguarda i farmaci: tre su quattro non sono testati sui bambini. 

Per dare risposta a queste ed altre esigenze di cura e ricerca la Fondazione Buzzi si impegna a sostenere il Nuovo e Grande Ospedale per Bambini, un padiglione dedicato all’emergenza e urgenza di 10mila metri quadrati, sviluppato su sette piani, che sarà collegato all’attuale Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, uno degli undici ospedali pediatrici d’Italia e l’unico a Milano ed in Lombardia. 

Tra i primi contributi per il nuovo edificio ci sono una risonanza magnetica 3 Tesla donata da Enel Cuore, un allestimento di due sale operatorie grazie allo studio Bonelli Erede ed Ubi Namca e due posti letto di Rianimazione pediatrica grazie ad Acone Associati. Ma, come sottolineato dal Comitato d’onore composto, tra gli altri, dalla presidente di Enel Patrizia Grieco e dal presidente di Rcs Media Group Urbano Cairo, ancora molto c’è da fare per poter offrire ai piccoli malati le cure mediche ed il sostegno necessari per poter tornare ad avere un’infanzia in salute.

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