Soffri di azzardo patologico? Te lo dice la slot machine “intelligente”

Pubblicato il 24 Aprile 2012 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Potrebbero essere le stesse slot machine a “segnalare” chi è a rischio di gioco d’azzardo patologico, attraverso particolari sistemi informatici, incrociati con i dati rilevati da questionari. E’ la nuova frontiera della lotta ad un disagio che spesso porta alla rovina economica, un problema di cui le stesse case da gioco si stanno facendo carico. “Qualsiasi attività umana oltrepassi il limite non è positiva, ma mentre in materia di gioco patologico l’esposizione mediatica è notevole – spiega Carlo Pagan, amministratore delegato del Casinò di Campione d’Italia – si trascura il nostro interesse, come azienda, di offrire una proposta efficace a quelli che sono nostri clienti, e come tali da soddisfare anche in relazione ad una situazione problematica”.

Se ne parla venerdì 27 aprile a Campione in occasione del convegno “Gioco d’azzardo patologico e business dell’entertainment. Una relazione possibile”, durante il quale sarà presentato Please play responsibly, il progetto dell’European Casino Association per risolvere la problematica. ”Non sono state elaborate metodologie standard, confermate scientificamente – spiega Pagan – Ma venerdì si presenterà lo sbocco di una scelta aziendale che in tema di gioco patologico è destinata a distribuirsi sul territorio italiano tramite la sede principale del Casinò Campione d’Italia e le nuove sedi di Verve sul territorio nazionale, la società che abbiamo costituito in joint venture con Gamenet”.

Quindi una gestione dell’azzardo patologico attraverso gli strumenti dell’intelligenza artificiale. ”Semplificando: sistemi intelligenti che analizzando il comportamento del giocatore davanti a una slot machine – spiega l’ad – possono fornire indicazioni molto attendibili di situazioni di disagio o patologiche”. ”Il Casinò Campione d’Italia ha fatto da banco di prova, incrociando le rilevazioni di supporti informatici collegati alle slot con questionari somministrati ai giocatori – ha aggiunto – Questionari importanti perché costituiscono una delle poche fonti scientifiche per la gestione del gioco d’azzardo patologico. Perciò, sulla scorta delle linee individuate dall’ECA, saremo noi a presentare una prescrizione operativa, una ricetta, intesa anche quasi in senso letterale, di materiale d’informazione distribuito nel Casinò con l’indicazione di strutture specializzate in materia di dipendenze, con numeri di contatto a tre livelli: di risposta alle chiamate del giocatore, di organizzazione di un colloquio, di avvio di un’adeguata terapia”. Dentro la casa di gioco invece, continua Pagan, e’ prevista un’attività di verifica e l’ istituto di autosospensione.